Parte il 9 marzo dalla Polonia, per arrivare a giugno in Vaticano, lo straordinario viaggio in sella organizzato dalla Fitetrec Ante per celebrare a cavallo, e immersi nelle bellezze del Creato, il giubileo straordinario indetto da Papa Francesco
Dopo la messa presso il Santuario della Divina Misericordia di Cracovia partirà il 9 marzo prossimo il “Viaggio della Misericordia a cavallo”, organizzato da Fitetrec Ante (Federazione italiana turismo equestre e Trec) insieme a Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) e Fite (Federazione internazionale Turismo equestre). Un cammino in sella che, attraversando Polonia, Slovacchia, Austria e Slovenia, arriverà in Italia, a Roma, in Vaticano, il 26 giugno 2016.
Un importante evento sotto l’egida della Federazione italiana turismo equestre e Trec Ante, affiliata al Coni, e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dalla Presidenza Regione Lazio, dal Comune di Roma, dall’Arcidiocesi di Cracovia e dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.
L’iniziativa è nata in concomitanza con il Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, come tributo volto a unire il mondo di tutti coloro che amano l’equiturismo, quindi l’andare a cavallo in mezzo alla natura, a quel sentimento che dà il nome a questo Giubileo straordinario: misericordia, una virtù morale la cui estensione semantica è iscritta nelle sue radici, dal latino misereor, pietà, e cor –cordis, cuore.
UN DONO PER IL SANTO PADRE: DA CRACOVIA AL VATICANO
“Misericordia significa avere cuore per il misero”, spiega l’organizzatore e coordinatore dell’iniziativa Riccardo Scorsone, “per quei sofferenti nell'anima di cui il nostro mondo è pieno, sia nelle zone più arretrate sia in quelle più avanzate”. Il mondo ha bisogno di misericordia, come insegna Papa Francesco, e i cavalieri di equiturismo desiderano dare il loro contributo affinché questa non sia solo una parola, ma possa diventare un valore sentito e vissuto, a cominciare da un più profondo contatto con Dio nella natura.
E come farlo, per chi ama andare a cavallo, se non in sella? Un animale così tanto amato e desiderato, per forza sensibilità e generosa bellezza, attraverso e con il quale entrare ancora di più in contatto con l’anima del mondo, con la semplice e perfetta armonia della natura, più vicini alla propria verità e così, forse, anche a quella di Dio, a quel dio che anche chi non crede può sentire, a volte, nella semplice e profonda consapevolezza di essere vivi.
“Il fine di questo viaggio”, spiega Scorsone, “è portare in dono al Santo Padre, alla fine di questo viaggio, il tracciato su pergamena della Via della Misericordia. Il tragitto che percorreremo sarà caricato su Google Hearth, digitandone le coordinate infatti sarà sempre e per sempre visibile sul web quella che passerà alla storia come ‘La via della misericordia a cavallo’. Oltre a questo”, continua Scorsone, “il logo della Via della Misericordia disegnato per questa iniziativa dal pittore Stefano Trotta sarà portato a Cracovia il 9 marzo prossimo per essere benedetto dal Patriarca della città polacca, quindi verrà riportato a Roma e sarà donato al Papa insieme alla pergamena del tracciato del viaggio, nella quale saranno inseriti i nomi di coloro che, a vario titolo, hanno contributo alla sua realizzazione”, conclude l’organizzatore.
DIVINA MISERICORDIA: LA PARTENZA DA UN LUOGO SIMBOLICO
Il Viaggio della Misericordia a cavallo partirà tra poco, quindi, dopo la messa che si terrà presso il Santuario della Divina Misericordia di Cracovia: qui, dove visse e morì suor Maria Faustina Kowalska (1905-1938) beatificata nel 1993 a cui Gesù affidò il messaggio , si trova il quadro di Gesù Misericordioso, dipinto da A. Hy?a: la Basilica è stata consacrata solennemente da Giovanni Paolo II il 17 agosto 2002 e, in questo luogo e per questa occasione, il Papa affidò tutto il mondo alla Divina Misericordia.
Cracovia, quindi, è centro da cui parte la devozione alla Divina misericordia perché Gesù ha parlato con suor Faustina di questa devozione, ha dato a lei l’impegno di divulgare questo messaggio a tutto il mondo, cosa che fece soprattutto Giovanni Paolo II durante tutto il suo Pontificato, anche con l’enciclica “Dives in Misericordia”.
Alla funzione del 9 marzo 2016, allora, parteciperanno al fianco del Cardinale di Cracovia Stanis?aw Dziwisz, il presidente della Fitetrec Ante Alessandro Silvestri, il coordinatore e organizzatore dell’iniziativa Riccardo Scorsone, la Delegazione delle federazioni equestri polacche GTJ PTTK e TREC e della della PZJ (Federazione Ippica Polacca), ma anche i cavalieri militari nei vestiti storici dalla meta XX secolo e quelli delle montagne di Cracovia.
LE TAPPE A CAVALLO ATTRAVERSO CINQUE PAESI
La tratta di ogni Stato – dalla Polonia, attraverso Slovacchia, Austria e Slovenia, per arrivare all’Italia – sarà gestita da guide equestri autoctone, con al seguito amazzoni e cavalieri di quella zona. Al passaggio di ogni confine il gruppo passerà il testimone, virtuale, a quello che partirà per compiere il cammino attraverso un altro Stato. Per quanto riguarda l’Italia le tratte – che passeranno per Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e infine Lazio – saranno gestite dai referenti regionali dei Comitati Fitetrec Ante, che sceglieranno ognuno per la propria Regione la guida equestre a cui affidare quel pezzo di cammino.
La tratta polacca che partirà da Cracovia, percorrerà 145 chilometri, fino al confine con la Slovacchia, nella città di Sucha Hora. Da qui partirà una tratta molto lunga, quella slovacca appunto: i cavalieri di questo Paese percorreranno 434 chilometri in sella per arrivare a Bratislava. Quindi una sosta per ripartire, questa volta dall’Austria, da Kittsee fino a Straß, nel distretto di Leibnitz in Stiria, per circa 322 chilometri. Il Viaggio della Misericordia a cavallo, da qui, passerà alla volta della Slovenia, partendo dalla città di Sentilj per arrivare a Gorizia: 238 chilometri e si varcherà il confine con l’Italia.
Giunti nella nostra terra le tratte saranno divise per Regioni attraverso le quali il viaggio arriverà sempre più vicino alla propria meta: Roma, Vaticano, Papa Francesco. Dal Friuli Venezia Giulia, 90 chilometri di cammino, al Veneto (180), Emilia Romagna (141) quindi Toscana (170) e Umbria (84) per giungere in Lazio (155 chilometri). Per un totale di 1.140 chilometri a cavallo in terra straniera e 820 in terra italiana: un viaggio di 1.960 chilometri in totale, da Cracovia a Roma.
L’ARRIVO A ROMA, L’ANGELUS, E L’EQUIRADUNO NAZIONALE
Il Viaggio della Misericordia a cavallo giungerà a Roma il 26 giugno 2016, in concomitanza dell’Equiraduno nazionale Fitetrec Ante, il grande evento della Federazione dedicato al turismo equestre al quale si prevede parteciperanno oltre cinquecento cavalieri.
Il 26 giugno, quindi, convoglieranno nella Città Eterna sia i cavalieri, gli organizzatori e i collaboratori dei cinque Paesi che hanno partecipato al Viaggio della Misericordia a cavallo, circa una settantina di persone, sia gli oltre cinquecento cavalieri Fitetrec Ante che giungeranno a Roma per la tappa finale dell’Equiraduno Nazionale.
“Il 55% del Viaggio della Misericordia a cavallo sarà su territorio estero”, argomenta Scorsone, “e quindi non è difficile immaginare lo sforzo per trovare in ogni Paese i giusti referenti non solo per organizzare al meglio la tappa ma anche in grado di comprendere e trasmettere la portata del messaggio e le motivazioni religiose di questa importante iniziativa…”, conclude l’organizzatore.
Tutte le persone, cavalli compresi, coinvolte sia nel Viaggio della Misericordia a cavallo attraverso cinque Paesi, sia nell’Equiraduno nazionale Fitetrec Ante, dopo tre giorni di marcia insieme convoglieranno su Roma per arrivare dal Papa, all’Angelus in Piazza san Pietro.
“Stiamo lavorando in tal senso con le autorità competenti per ottenere tutti i permessi”, continua Scorsone, “tenendo presente che siamo a Roma e San Pietro e un luogo blindato per la sicurezza”. Intanto il Viaggio della Misericordia a cavallo deve ancora partire: il 9 marzo prossimo, da Cracovia.
Ufficio Stampa FITETREC ANTE
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