COMUNICATO STAMPA
Sono prevalse, nonostante tutto, la responsabilità sociale e la radicata tradizione ippica del nostro Gruppo che intende così tutelare il migliaio di posti di lavoro a rischio e l’ippica romana dalla distruzione.
Auspichiamo che l’Amministrazione di Roma Capitale, in particolare l’Assessorato allo Sport, di fronte a questa ennesima manifestazione di buon senso e disponibilità, interrompano la premeditata guerra che hanno condotto in questo biennio contro la nostra Società fatta di dichiarazioni pubbliche contraddittorie, se non diffamatorie, rispetto agli atti amministrativi effettivamente emanati e si impegni a rispondere a stretto giro alle istanze presentate.
Hippogroup ha inoltrato immediatamente una comunicazione al Ministero del Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo nella quale, a fronte della disponibilità a riprendere il calendario delle corse con modalità da concordare con lo stesso Mipaaft, chiede anche la sottoscrizione di un contratto scritto che garantisca la necessaria copertura normativa ed economico-finanziaria.
Viene inoltre richiesto l’adeguamento dei contributi, insufficienti dal 2016 ad oggi, la riassegnazione di alcune corse storiche del trotto romano ingiustificatamente sottratte, in primis il Derby del Trotto e, infine, i pagamenti di quanto ancora dovuto per le annualità 2016, 2017 e 2018; pagamenti senza i quali qualsiasi responsabile programma operativo e di rilancio dell’ippodromo della Capitale risulterebbe sostanzialmente impercorribile.
Questi mesi hanno evidenziato, senza dubbi ed incertezze, chi ha veramente a cuore l’impianto romano e chi per ignavia, vendetta postuma o peggio per interesse di parte, ha lavorato per contribuire alla sua dissoluzione. Istituzioni, Associazioni e singoli soggetti, a volte privi di qualsiasi titolo, hanno, pubblicamente o meno, emesso sentenze e giudizi irriguardosi nei confronti di chi ha salvato dalla scomparsa il trotto romano, versato milioni di euro per dare continuità al galoppo investendo nell’ unica pista all-whether italiana ed in un impianto di illuminazione di altissima qualità.
Hippogroup ritiene che questa sia l’ultima occasione per evitare il collasso totale del sistema che non riguarda solo l’ippica romana e nazionale, la sua tradizione e i suoi posti di lavoro, ma anche il degrado di un impianto di prim’ordine entro cui si svolgono anche decine di attività, sportive e culturali, cui si rinnova l’invito a contributi propositivi, che sarebbe un delitto perdere a causa delle dissennate e schizofreniche politiche seguite da Roma Capitale sulla gestione dell’Ippodromo Capannelle.
Roma, 12 marzo 2019