Continentale 2019, nel segno di Zaniah Bi e Zoe Amg
Un Arcoveggio affollato come mai nell’anno ed un clima tipicamente estivo hanno fatto da luminosa cornice alla 71^ edizione del Gran Premio Continentale, dedicato allo scomparso presidente Tomaso Grassi, ad un intricato Filly e al sentito ricordo di Vincenzo Gasparetto con la tradizionale disputa del Memorial giunto al suo 20° genetliaco, prove di spicco di un pomeriggio che dalle 14.55 sino all’imbrunire ha proposto dieci eventi agonistici chiusi con la tqq.
Grande pathos all’ingresso in pista degli 11 partecipanti al GP Continentale, con il folto pubblico ad applaudire i contendenti, capeggiati da un sontuosa Zaniah Bi, l’unica femmina in gara che Alssandro Gocciadoro guidava personalmente nel solo ingaggio possibile, stante un appiedamento che gli impedisce di interpretare i suoi allievi in competizioni avulse dal calendario classico di Gruppo 1, mentre il francese Fric Du Chene reperiva numerosi sostenitori anche in virtù della guida di Roberto Vecchione; simpatie pre-corsa anche per il Derby winner Zlatan, nella consueta versione Minnucci, in sottordine la rivelazione estiva Zefiro Bell.
Dopo il lungo warn up, partenza al fulmicotone per Zefir Gar che dopo 400 metri concedeva il via libera a Zaniah Bi, mentre si escludeva in rottura Zabul Fi, rimanevano a largo Zaccaria Bar e Zlatan, alla corda Zaire Wise As, precedeva l’ospite d’oltralpe Fric Du Chene, e gli altri in una lunga teoria chiusa da Zarrazza Italia.
Sulla curva finale, Zefir Gar scattava al largo di Zaniah Bi anticipando l’avanzata di Zanzibar As mentre a qualche lunghezza, Roberto Vecchione tentava l’impossibile con Fric ed in arrivo pur soffrendo Zaniah regalava l’ennesimo Gran Premio ad Alessandro Gocciadoro, già a segno nel 2018 con il crack Vitruvio, impreziosendo la sua performance con il ragguaglio di 1.12.5 riportando in auge la giubba rossoverde della Scuderia Biasuzzi.
Le dodici protagoniste del Filly sono scese in pista alla sesta corsa, un miglio per il quale si candidavano in molte, con il betting indeciso tra l’oggetto misterioso Zarina Roc, le tre proposte dei Gocciadoro, Zanzibar Wise As , Zabriskie Ok, e Zealand As, tutte molto vicine nella valutazione e qualche fan anche per la new entry in prima classe Zara.
Partenza caotica con l’errore di Zona Da e di Zabriskie Ok e la conseguente, irrimediabile squalifica, lo scatto in avanti di Zoe Grif Italia che proseguiva scatenata sospinta da Enrico Bellei percorrendo il primo chilometro in 1.11.0 davanti a Zuid Africa Jbay, Zara e Zarina Roc, mentre dalla seconda fila cercavano di recuperare il gap Zaire Wise As e Zoe Amg.
A metà della dirittura opposta alla tribune, la leader iniziava ad accusare il ritmo imposto, venendo avvicinata da Zuid Afrika Jbay che però sbagliava all’inizio della curva finale finendo a tabellone, mentre il tentativo di fuga della stanca battistrada si esauriva in dirittura dove l’estrema outsider Zoe Amg scattava al largo di tutte vincendo a quota di 64/1 e al ragguaglio di 1.12.3, primato della corsa eguagliato, mentre Zanzibar Wise As conquistava un secondo posto ricco di recriminazioni sulla regolare Zara.
Canta Napoli, nel Continentale Filly: Raffaele Chiaro al training, Gaetano di Nardo nel ruolo di lucido interprete e la signora Daniela Di Domenico in quello di entusiasta proprietaria di una giumenta salita in Emilia con un buon curriculum, ma di certo poco aiutata dalla collocazione tattica.
Prima corsa della kermesse, un miglio per tre anni riservato ai gentlemen e vinto , dopo gara d’attesa, dalla coppia Aramist/Matteo Zaccherini, insinuatisi all’interno della leader, nonché favorita Annamarias, per staccare in 1.15.2, mentre Arma Wise As, al largo di tutti ha conquistato la piazza d’onore.
Turno per puledri alla seconda corsa, numerose rotture e conseguenti squalifiche, tra cui quella della favorita Blue Star, e debutto vittorioso per Borislav Mabel e Vp che in 1.18.7 hanno tenuto a distanza gli altri due deb in gara, Bondo Jet e Byron Del Ronco, mentre alla terza sono scesi in pista i partecipanti alla prima eliminatoria del Memorial Gasparetto, con Tale Inno e Davide Nuti autori di un probante coast to coast chiuso in 1.12.2 davanti alla estrema outsider Raissa Sere, mentre Nose Gear e Trillo Park hanno conquistato gli ultimi pass utili per la finale.
Ancora il Gasparetto alla quarta corsa, favori del pronostico per Vernissage Grif ma performance da circoletto rosso per Unno Del Duomo al largo dal primo metro a debellare le resistenze di Star Grif Italia e preminente in 1.13.0 sul grintoso Vernissage e sulla stessa Star Grif Italia.
Definito il rooster della finale, con qualche certezza e parecchie sorprese, alla quinta sono andati in scena i cinque e sei anni impegnati sui due giri di pista, miglio che Velletri Jet ed Enrico Bellei hanno dominato da un campo all’altro staccando in arrivo su Ulisse Trebì e Ulassai alla eccellente media di 1.14.0. Uno scarno ma qualitativo miglio per tre anni fungeva da spartiacque tra i due Gran Premi con la plebiscitaria favorita Alaska Gams facile vincitrice in 1.13.2 nella mani di Andrea Guzzinati, valido sostituto di Alessandro Gocciadoro, mentre per le piazze, Adeline ha preceduto l’appostata Asia Three.
Arrivo a fruste alzate dopo una corsa vissuta a tutta velocità nella finale del Memorial Gasparetto, con Tale Inno a scandire parziali di pregio sotto il pungolo dapprima di Star Grif Italia, poi di Vernissage Grif, il favorito della corsa che passava sulla piegata conclusiva dopo però, aver dato fondo ad ogni stilla di energia, venendo gradualmente avvina to e poi battuto sia da Trillo Park che da un encomiabile Unno Del Duomo, con il vincitore accreditato della media di 1.12.3.
In chiusura maratona tqq con quindici partecipanti divisi in due nastri e la vittoria della griffe Trio la seconda in 24 ore , grazie al coast to coast di un grintoso Simpaty Trio, guidato con precisa scelta dei parziali e vincitore in 1.16.5 sul favorito Virtuale e sulla trascuratissima Saira, quarto Vessillo As, dopo percorso manovrato e quinto Boys Going In.
Redazione
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