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24 Settembre 2023

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LA PASSIONE PER LE FARFALLE E L’AMORE PER I CAVALLI:

il sig Paglia ha collezionato oltre 10.000 farfalle e a proprie spese ha creato un museo straordinario

UNA VITA DEDICATA ALLE FARFALLE
Quando si parla di farfalle si parla sempre di vita. Osservando anche per pochi secondi queste minute creature colorate, ci si rende conto che in fondo la vita è fragile come rugiada e leggera come il vento: si nasce, si cresce, si vive e si muore, cercando di superare, ancor meglio evitare, ogni ostacolo.
E in fondo, cosa fa la farfalla? La larva si nutre, si muta in crisalide, dalla quale poi esce la farfalla, che vive intensamente la sua breve vita fino a che non arriva il giorno in cui deve lasciare questo mondo. Ma la sua storia non è finita, anzi, continua in un ciclo interminabile, perché in natura nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Quindi la farfalla è metafora di vita.

 

Siamo una famiglia del Nord-Est d'Italia, tutti appassionati di farfalle.
La leggerezza e la grazia di quest' ultime ci ha talmente affascinati che abbiamo deciso insieme di costruire un Museo che non contenesse solamente la nostra collezione, ma fosse anche emblema della nostra famiglia.

 

La nostra passione viene da lontano, quando papà Giancarlo era ancora un adolescente.

 

Allora passava il tempo ad osservare la natura, le piante, i fiori e gli insetti.
In modo particolare custodiva ogni informazione dettatagli dal suo maestro dell' elementari, e cercava di applicare ogni concetto e ogni teoria affinché riuscisse a capire non solo le azioni in sé, ma anche le cause e le conseguenze.

 

L’osservare le mosche che morivano d'asfissia sulla soglia delle finestre e il loro naturale mantenimento, gli fece intuire le tecniche per la conservazione delle varie famiglie di insetti che perfezionò fino ad applicarle alla famiglia delle farfalle.

 

All'età di 18 anni possedeva già una invidiabile collezione, che lui esponeva allo sguardo di tutti approfittando delle feste paesane o di qualsiasi fiera.
Proprio in una occasione simile, conobbe mamma Roberta che lasciò in offerta al mio papà cinquecento lire, colpita dalla sua collezione e dalla sua tenace volontà.
Fu così dunque che mio papà vide la farfalla dell'amore.
Da quel matrimonio nacque mio fratello Simone, io, Alice, e infine mia sorella Susanna. La passione di mio papà, quasi fosse un fatto genetico, è stata trasmessa ad ogni membro della nostra famiglia.

 

COME NACQUE L’AMORE PER I CAVALLI
Quando noi eravamo in tenera età, ricordo i miei genitori a Livigno ci facevano salire su un carro folcloristico trainato da possenti cavalli che ci portavano su e giù per la Val Federia, una magnifica valle incontaminata piena di erbe, di fiori e di tante variopinte farfalle. Fu qui che io e i miei fratelli ci appassionammo della natura, delle farfalle e dei cavalli. Quando fummo più grandi, sui cavalli imparammo a salirvi, a cavalcarli e ad amarli.

 

Non manca occasione che trovando un maneggio appresso alle nostre zone di ricerca, tutta la nostra famiglia prenda a noleggio cinque cavalli, e la costante ricerca di farfalle si arricchisca di nuove emozioni. A volte un giro a cavallo è semplicemente il premio che ci concediamo al ritorno di qualche impegnativa escursione sui ghiacciai, come ai primi di Agosto di un paio d’anni fa, al ritorno dalla Cime Bianche sul Gruppo del Cervino.
Cosa non si fa durante il giorno per meritarselo!
È così, dunque, che ora sono qui a parlarvi del nuovo Museo “nel Regno delle Farfalle”.

 

NEL REGNO DELLE FARFALLE
Inaugurato il primo Aprile 2006 con il patrocinio del Comune di Schio e padrino d'eccezione il dottor Federico Fazzuoli, storico giornalista Rai, questo nuovo Museo “nel Regno delle Farfalle” richiama molte persone anche da lontano.

 

La collezione è frutto di una costante ricerca di tutti noi per molti anni. Paradossalmente il museo è situato nella zona industriale di Schio (Vicenza), come per far comprendere a tutte le persone che a volte le apparenze ingannano, che anche in un campo di grano possiamo trovare un papavero rosso.

 

Dopo l'inaugurazione si sono interessati di noi diverse TV locali e diversi quotidiani anche nazionali. Questo ci ha proiettati direttamente ai vertici dei media, richiamando l'attenzione di TV RAI 2 con la diretta di venerdì 2 Giugno 2006, ospiti del noto programma “Piazza Grande” condotto dal signor Giancarlo Magalli, che ha invitato tutti a visitare questo grande e meraviglioso Museo.

Per tutta la nostra famiglia è stata un'occasione indimenticabile dove abbiamo avuto la possibilità di far conoscere a tutti gli italiani la nostra ineguagliabile iniziativa.
Un servizio TV Rai 3 Tg Regionale Veneto alle ore 14.00 di sabato 10 Giugno 2006 conferma l’interessamento dei media per questa realtà culturale unica nella sua fattispecie.

 

COSA CI HA INDOTTO A SEGUIRE
E RENDERE REALTA' IL NOSTRO SOGNO

Si sa che oramai il nostro pianeta è in grave pericolo: l’inquinamento sta soffocando ogni essere vivente in una morsa serrata, l’effetto serra toglie il respiro alla terra, i ghiacci si stanno sciogliendo e di conseguenza il livello marino si alza, le specie di animali in via d’estinzione sono sempre più copiose. Insomma, il pianeta terra ha già iniziato un lungo cammino di deterioramento, un cammino così lento che all’occhio umano non appare. Siamo infatti troppo impegnati nel lavoro, vincolati in cose futili e concentrati nei nostri affari, quando fuori dalla nostra finestra c’è qualcuno che ha davvero bisogno dell’ingegno umano: la natura.

 

Molte colonie di farfalle stanno col tempo definitivamente scomparendo, non solo per cause naturali come spostamenti crostali, catastrofi, sbalzi di temperatura, estinzioni di piante o scompensi nell’ecosistema, ma anche e soprattutto per cause artificiali dovute all'attività umana.

Prendiamo come il più banale degli esempi la figura dell’ “uomo che sfalcia, che diserba o che incendia”: non ci si immagina neanche quante farfalle si sopprimono, ancor prima che abbiano sfoggiato le proprie ali alla luce del sole, eliminando quelle erbe che reggono migliaia di uova e bruchi, dai quali un giorno sarebbe nata una bellissima e coloratissima creatura.

 

Lo scopo principale del nostro Museo , dunque, è quello di espandere le nostre conoscenze, affinché tutti possano almeno in parte cominciare a risolvere il problema della nostra terra, partendo appunto dalla salvaguardia di qualcosa di piccolo e fragile come una farfalla.





Il Museo “nel Regno delle farfalle” Onlus si trova al piano terra di un futuristico edificio che fra tutti gli altri si distingue per i suoi colori caldi e accoglienti…



Internamente ci accoglie un verde pavimento che richiama un tappeto erboso, una frase incisa sulla pietra “NEL REGNO DELLE FARFALLE”, una grande reception, un bancone con mosaici a tema…



…la luce di una determinata area si accende solo alla presenza di una persona, in modo che le farfalle ricevano la luce per meno tempo possibile



Le farfalle sono conservate e contenute in teche, e sono esposte innanzi a gigantografie che rappresentano il loro ambiente naturale di vita



La visita é suddivisa in ben quarantotto stazioni e undici intervalli disposti a loro volta a formare cinque percorsi itineranti…

 

Rendendo poi fruibili le nostre esperienze e le provate emozioni ad ognuno, diamo la possibilità a chiunque viene a visitare nel Regno delle Farfalle di conoscere di più, e a chi è particolarmente appassionato di confrontare i suoi saperi con i nostri, raggiungendo quindi i piani più elevati della scienza e della cultura.

 

COSTITUZIONE DEL MUSEO
Come già detto precedentemente, il Museo “nel Regno delle Farfalle” onlus è situato nella Zona Industriale 2 di Schio in provincia di Vicenza. Si trova al piano terra di un futuristico edificio che fra tutti gli altri si distingue per i suoi colori caldi e accoglienti: pareti in marmo arancio rosato, colonne rosse e imponenti, pavimentazione esterna ad opus incertum, piante e fiori che costeggiano l’ampio piazzale adibito a parcheggio auto e pullman e vetri a specchio che riflettono tutte le montagne circostanti del territorio vicentino.

 

Internamente ci accoglie un verde pavimento che richiama un tappeto erboso, una frase incisa sulla pietra “NEL REGNO DELLE FARFALLE”, una grande reception, un bancone con mosaici a tema, souvenir, opuscoli sul museo, libri di farfalle e quanto serve alla ristorazione dei visitatori: distributori di vivande calde e fredde.

 

È anche un ottimo luogo di relax, un'anteprima di quanto si può ammirare all'interno del Museo: infatti ci si può svagare gustando su un lato la gigantografia dell'arco alpino dalle Alpi Giulie alle Alpi Marittime fin oltre confine, e sull’altro uno zoom gigantografico ripreso a tremila metri sui ghiacciai dell'alta Val Senales. Inoltre sempre nella reception io e mia sorella Susanna ci dedichiamo alla costruzione e decorazione di vari oggetti-gadget, che saranno poi offerti in vendita ai visitatori con la garanzia d’esser stati fatti con le nostre mani.

Dalla reception si entra al Museo attraversando una tenda frastagliata che riporta una foto del ponte di Pondel, un caratteristico paesino della Valle d'Aosta, regione ricca di tracce di romanità. Al tempo dei romani, infatti, questo ponte era un acquedotto che aveva un duplice passaggio: uno esterno, dove passava l'acqua, e uno interno dove passavano gli addetti al funzionamento, quasi al giorno d’oggi nel nostro Museo servisse a traghettare i visitatori al suo interno.

Come si entra nel museo ci invade il buio, smorzato appena da alcuni led al primo ingresso colorati. L'illuminazione è stata appositamente ideata per una perfetta conservazione del colore delle farfalle: la luce di una determinata area si accende solo alla presenza di una persona, in modo che le farfalle ricevano la luce per meno tempo possibile. Le farfalle sono conservate e contenute in teche, e sono esposte innanzi a gigantografie che rappresentano il loro ambiente naturale di vita: in questo modo vogliamo far rivivere le farfalle, non in senso fisico, ma con l'immaginazione e la fantasia.

 

Tutto questo grazie anche alle preziose informazioni dettate da tanti anni di osservazioni sul campo e che la costante presenza i componenti della nostra famiglia fornisce a servizio di tutti i visitatori come guida gratuita. La visita, suddivisa in ben quarantotto stazioni e undici intervalli disposti a loro volta a formare cinque percorsi itineranti: temporale, ambientale, geografico, scientifico ed ecologico, puo’ durare, a discrezione, anche qualche ora.

Il Museo "nel Regno delle farfalle" Onlus è aperto tutti i giorni, dal Lunedì alla Domenica con orario:
Mattino 09.00 ­ 12.30
Pomeriggio 14.00 ­ 20.00

Chiuso mese di Agosto.


Il biglietto intero di ingresso costa 5,00 €.
Il biglietto ridotto per bambini dai 4 ai 12 anni costa 3,00 €.
Il biglietto per comitive oltre 15 persone costa 2,00 € cadauno.
Sconti e agevolazioni alla presentazione di tessere convenzionate.
Nessun ostacolo presente per persone portatrici di Handicap.

 

NEL REGNO DELLE FARFALLE MUSEO ENTOMOLOGICO ONLUS
Via Lago di Alleghe 33 Z.I.2 36015 Schio (Vicenza)
Tel./fax 0445 576457 – Cell. 333 9998227
info@nelregnodellefarfalle.it
www.nelregnodellefarfalle.it

Alice Paglia


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