Il lago ghiacciato di Misurina è sempre il magnifico ospite della Audi Gold Cup 2007
Già da qualche anno il torneo ha individuato nel Lago di Misurina (Auronzo di Cadore) la sua sede ideale.
Lo specchio d’acqua ghiacciato e ricoperto di un abbondante strato di neve viene preparato con il passaggio dei gatti delle nevi e trasformato in un ideale fondo per lo svolgimento delle partite.
Per lo sport dei re un terreno di gioco regale per tradizione. Secondo la leggenda il lago nacque infatti dalle lacrime della principessa Misurina che per il sortilegio di una strega vide trasformato in montagna il padre, re Sorapis. Il lago ghiacciato di Misurina è un impareggiabile palcoscenico di gioco.
A milleottocento metri di altezza, nelle lenti specchiate delle eleganti spettatrici a bordo campo si riflettono le Tre Cime di Lavaredo ed il Monte Sorapis: la cornice è davvero mozzafiato.
Atmosfera, glamour, spettacolo, appeal, agonismo, velocità, azione, fair play: le caratteristiche di uno sport che affonda le sue radici nella storia più remota (prime testimonianze di gioco già duemila anni orsono in Persia) nel gioco su neve sembrano trovare maggiore forza: difficile rimanere insensibili ad uno spettacolo così esaltante.
L’appuntamento con la Cortina Winter Polo Audi Gold Cup 2007 è come tradizione fissato per l’ultima settimana di febbraio: sabato 24 la cerimonia inaugurale con la sfilata in Corso Italia; da domenica 25 a sabato 3 marzo le partite. In un crescendo di tecnica e agonismo e in 7 giorni di incontri si arriva alla chiusura dei gironi di qualificazione e alla determinazione delle squadre ammesse a finale e semifinale.
Sono appuntamenti assolutamente irrinunciabili per tutti gli aficionados di Cortina. L’Hotel de la Poste, crocevia della mondanità ampezzana, è il quartiere generale dell’evento ed è lì, dove peraltro è nata la tradizione del polo su neve in Italia, che vive il cuore pulsante dell’organizzazione che fa capo a Maurizio Zuliani e Claudio Giorgiutti.
I cavalli, ovviamente, non galoppano sul ghiaccio bensì sullo strato di neve che lo ricopre in modo uniforme. Questa neve viene “battuta” (un po’ come se fosse una pista da sci) in modo che si trasformi in un fondo ben elastico e assolutamente non scivoloso.
Nonostante questi accorgimenti i cavalli devono comunque essere muniti di “ramponi”, piccoli uncini che vengono avvitati sotto i ferri per aumentare la presa sul suolo.
Tra zoccolo e ferro, inoltre, viene anche posizionata dal maniscalco una speciale soletta di gomma per evitare che la neve accumulandosi e comprimendosi formi uno spessore ghiacciato sotto lo zoccolo.
Giocare a polo non è facile in assoluto e diviene ancora più difficile sulla neve.
Si gioca su un campo leggermente più piccolo di quello regolamentare e con una palla più grande (quella normale facilmente si formerebbe sulla neve smossa dagli zoccoli) e di colore rosso. Per muoversi sul campo in neve i cavalli, oltre che scattanti devono avere molto equilibrio. I cavalieri peraltro devono essere molto abili nel bilanciarli, per evitare che le girate strette e i dietrofront improvvisi richiesti da questa disciplina, creino la possibilità di rovinose cadute.
www.cortinawinterpolo.org
Caterina Vagnozzi
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