Intervento dal titolo "Itinerari equestri tematici: arte, storia, cultura ed eccellenze del territorio per realizzare una rete nazionale ed europea di promozione e sviluppo economico"
Parigi, 26 maggio 2012 – Nella mattinata di venerdì, nell'ambito del primo congresso europeo sugli itinerari di turismo equestre svoltosi a Parigi, il presidente Alberto Spinelli ha effettuato un intervento dal titolo "Itinerari equestri tematici: arte, storia, cultura ed eccellenze del territorio per realizzare una rete nazionale ed europea di promozione e sviluppo economico".
«Gli itinerari equestri tematici – ha detto il presidente federale – devono essere oggi motore di sviluppo economico. Il turismo sportivo è capace, infatti, oltre che ampliare la base degli appassionati, di trasformarsi un una ricetta economica anticrisi nel segno della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Il turismo equestre tematico si colloca pertanto come strumento unico per intercettare flussi turistici nuovi. L'inedito momento congiunturale internazionale deve così rappresentare l’occasione per stabilire nuove cooperazioni tra tutti gli enti, le istituzioni, gli organismi competenti e i privati sulla base di un linguaggio comune e i Paesi membri della Fite, attraverso sinergie transfrontaliere, devono concretizzare una rete capace di garantire un’offerta di massima qualità e profondamente diversificata».
«Per rendere appetibile l'offerta – ha continuato Spinelli – il focus va posto su tematiche specifiche: vie consolari, strade di pellegrinaggio, itinerari naturalistici, culturali, artistici, percorsi alpini, termali, vie legate ai prodotti del territorio, e in quest'ottica non devono andare perduti i know how che ciascun Paese membro può offrire. Per raggiungere l'obiettivo è necessario così supportare attivamente un piano di sinergie in Europa e nel bacino mediterraneo. Spetta a ciascun Paese, per tramite della propria Federazione di riferimento, lavorare sul territorio per fare incoming ma è importante non perdere di vista la valenza internazionale del piano e la federazione internazionale deve facilitare l'integrazione e gli scambi tra Stati».
«Diciamo pertanto no – ha proseguito il presidente federale – a una concorrenza miope. Al contrario, serve concretizzare una collaborazione che porti, attraverso l’impegno di tutti, allo sviluppo del settore trovando elementi teorici e pratici da condividere per una politica comune di crescita. La chiave di lettura è, pertanto, nella valorizzazione delle eccellenze individuali senza dimenticare che gli Stati membri della Fite devono sviluppare una capacità condivisa di fare formazione e informazione. Metodologie e pratiche del turismo equestre vanno dunque condivise per realizzare rete europea tematica e un primo passo può essere l'uniformazione nella tabellazione dei tracciati per garantire un'offerta univoca e di qualità tra tutti i Paesi membri».
Il focus dell'intervento si è poi spostato su quanto realizzato e in fase di realizzazione in Italia.
«Nonostante la congiuntura economica – ha spiegato Spinelli – ci sono giustificati motivi per ritenere che in Italia l’equiturismo continui a crescere. Fitetrec-Ante ha realizzato a Verona e a Roma dei workshop mirati con buyer italiani e stranieri che hanno fornito risultati incoraggianti in tal senso. È così giunto il momento di generare un'offerta che punti, oltre alla quantità, anche sulla qualità con una stretta cooperazione tra pubblico e privato, istituzioni e operatori sul territorio. Le vie tematiche sono presenti in tutta Europa e dalla sua nascita sono stati numerosi i viaggi organizzati e incentivati dalla Fitetrec-Ante per far conoscere il Belpaese. Ne sono esempio Via Francigena, sistemata e mappata nel 2000 e percorsa da Canterbury fino a San Pietro in Vaticano, la Via Clodia, le antiche vie romane e del Cristianesimo. Molto importante è stata in questo contesto l’Ippovia del Po, portata a conclusione nel 2011, viaggio-verifica di monitoraggio inserito nel progetto interregionale di “Valorizzazione turistica Fiume Po” che ha coinvolto Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto per un totale di quasi seicento chilometri».
«Fitetrec-Ante – ha concluso il presidente federale Alberto Spinelli – sta lavorando oggi con grande impegno a un progetto di itinerari tematici in grado di stabilire una relazione tra i tracciato e le sue eccellenze, progetto nel quale il cavallo è il filo conduttore di uno stile italiano del “benvivere” che porta alla scoperta dell'Italia. Per questo motivo è determinante mettere in rete non solo centri equestri ma anche altri operatori turistici. In tutta Italia la Federazione è in grado oggi sia di proporre pacchetti turistici completi sia di lavorare in sinergia con centri ippici, alberghi, agriturismi, ristoranti, realtà locali produttrici di beni e servizi, musei, emergenze storiche e artistiche Questo progetto si basa anche sulla diffusione di concetti di benessere e sano stile di vita dove il territorio con le sue tematicità diventano primo “strumento” di benessere. Il catalizzatore di questa offerta è, ancora una volta, il cavallo, moltiplicatore di ricchezza in quanto capace di integrare tutti i turismi slow in un unicum».
Ufficio stampa Fitetrec-Ante
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