Oggi sopravvivono in natura meno di 100 esemplari.
La lince pardina è originaria della penisola iberica. Questa specie si è evoluta dalla specie Lynx issiodorensis.
Questo animale è somigliante ad altre specie di linci, con la coda corta e i ciuffi di pelo al di sotto del mento, però la lince comune è ricoperta da chiazze piuttosto pallide, quella pardina invece ha una serie di macchie somiglianti a quelle di un leopardo. Il pelo è color grigio chiaro o bruno-giallastro chiaro ed è molto più corto di quello delle altre linci.
L'altezza media di questo animale è di circa 70 cm e maschi sono più grandi delle femmine, infatti generalmente pesano circa 13 kg, mentre le femmine pesano 9 kg.
I ciuffi di pelo sulle orecchie consentono alla lince di percepire al meglio le onde sonore e le zampe sono ricoperte da lunghi peli che le permettono di muoversi in modo silenzioso. La lince pardina caccia animali di dimensioni inferiori a lei, come roditori, insettivori, uccelli, rettili e anfibi.
È un animale solitario e se in compagnia di esemplari più giovani, si sposta molto e può compiere tragitti che superano i 100 km. Una volta stabilito i confini territoriali tende a mantenerli immutati per molti anni.
La stagione dell’accoppiamento va da gennaio a luglio e dopo una gestazione di 2 mesi nascono da 1 a 5 cuccioli dei quali la madre si prende cura per un anno, finchè non sono indipendenti.
Fino alla metà del XIX secolo questa lince era diffusa in tutta la penisola iberica, ma ora il suo areale è ristretto ad alcune aree molto piccole e si riproduce in due sole zone dell'Andalusia, nella Spagna meridionale. La lince pardina predilige ambienti eterogenei costituiti da distese erbose aperte miste a macchie più fitte di corbezzolo, lentisco, ginepro e di alberi di leccio e di sughera. Al giorno d'oggi quasi tutti gli esemplari sopravvissuti si sono ritirati in zone montane, e nelle foreste di pianura o nella fitta macchia mediterranea si incontrano ormai solo pochi sparuti gruppi.
La lince pardina è una specie in grave pericolo, ne è stata stimata una popolazione di 100 esemplari, infatti è considerato il carnivoro più minacciato d'Europa.
Studi effettuati nel marzo del 2005 avevano stimato una popolazione inferiore ai 100 esemplari, rispetto ai circa 400 del 2000 ed ai 4000 del 1960.
Fino alla metà del XIX questo animale era diffuso in tutta la penisola iberica, ma al momento, il suo habitat è ristretto ad alcune aree decisamente piccole nella Spagna meridionale. La lince pardina predilige ambienti costituiti da distese erbose. Oggi quasi tutti gli esemplari sopravvissuti si trovano in zone montane o nelle foreste di pianura. Da anni si cerca di proteggere gli habitat in cui vive e anche la caccia è ormai vietata da molto tempo. La causa principale della sua progressiva scomparsa è la scarsità di conigli, le prede per eccellenza delle linci, decimati da diverse epidemie, inoltre alcune linci sono state catturate dai bracconieri o investite sulle strade.
Le Associazioni di riferimento:
– www.lav.it
– www.enpa.it
– www.abolizionecaccia.it
– www.oipaitalia.org
– www.greenpeace.org
– www.wwf.it
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