Dal 19 al 30 giugno in Carrozza intorno al Gran Sasso d’Italia
Un viaggio di 12 giorni intorno al Massiccio del Gran Sasso con partenza da Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, la mattina del 19 giugno non solo attraverso la bellezza dei borghi che fanno da corona al Massiccio ma anche attraverso le loro peculiarità, le loro eccellenze gastronomiche, culinarie, artistiche a artigianali. Un viaggio nella “regione verde d’Europa” attraverso uno dei suoi tre parchi nazionali, quello del Gran Sasso – Monti della Laga con tappe giornaliere di 20/30 km l’una e dislivelli piuttosto abbordabili.
Un po’ più faticose le due tappe in montagna verso Campotosto e Campo Imperatore. Il numero di equipaggi partecipanti potrà essere al massimo di circa 10 o 12. Assistenza eservizio autonomo di ristoro saranno funzionanti durante le fermate intermedie di ogni tappa mentre la sera è prevista la cena e il pernottamento in albergo. L’organizzazione è della Compagnia dei Vetturali di Loreto Aprutino, associazione nata per l’organizzazione delle sfilate del Bue di S. Zopito e dei “vetturali” nel giorno della Festa del Patrono.
I “vetturali” fino all’inizio del secolo scorso erano coloro che effettuavano fra mille pericoli il trasporto a dorso di mulo e in carrozza dell’olio – produzione di eccellenza del territorio – verso i mercati del Regno di Napoli e del nord Italia. La loro partecipazione alla festa del Patrono era un voto che ogni anno veniva rispettato per ringraziare S. Zopito di averli preservati soprattutto dall’assalto dei briganti.
Il presidente, Pasquale Chiappini, uomo di cavalli e carrozze di lunghissima esperienza, è l’ispiratore di questo viaggio. Al suo attivo viaggi sia a cavallo che in carrozza attraverso mezza Italia e partecipazione competizioni nazionali di attacchi.
A Loreto Aprutino, un paese affascinante che non a caso fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, la sera prima della partenza i partecipanti al viaggio potranno visitare i Musei del centro storico fra cui il Museo delle Ceramiche di Castelli con la sua collezione di 570 pezzi databili fra la metà del XVI secolo e il XIX Prima di cena incontro con le tradizioni
di canti e balli dell’area aprutina che sono state recentemente recuperate dalla stessa Compagnia dei Vetturali.
E infine cena a base di specialità assolutamente locali come il Tondino del Tavo e i Fiadoni, rustici a base di formaggio di pecora.
Prima tappa Farindola, centro di turismo montano, un’ottima località per apprezzare le bellezze naturali e paesaggistiche della regione. All’arrivo, sosta nell’azienda Martinelli per assaggiare i pecorini migliori d’Abruzzo e gli arrosticini della zona e poi visita al centro storico che conserva ancora oggi intatta la sua struttura di borgo medioevale, con stretti vicoli, case in pietra viva e il castello Farnese La tappa successiva è Castelli, parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, noto per la produzione di ceramiche fin dal Rinascimento. Il Comune ospita il Museo della Ceramica – che potrà essere visitato il pomeriggio – nonché l’Istituto d’arte “F. A. Grue”.
Lungo il tragitto breve sosta a Rigopiano, in una conca carsica di eccezionale bellezza, nel cuore del massiccio del Gran Sasso, a circa 1200 metri sul livello del mare.
Da Castelli a Tossicìa passando per Isola del Gran Sasso nel cui comune si trova il santuario di San Gabriele dell’Addolorata La sosta permette di visitare l’antico “Castello dell’Isola”, chiuso da tre porte, recintato da fosso e palizzata; antiche fortificazioni finestre, architravi e stipiti in pietra lavorata recano incisi i famosi “motti” ammonimenti dal sapore biblico e popolaresco.
Tossicìa è un borgo che nel versante settentrionale del Gran Sasso, immerso nel verde, si allunga sulla sommità di uno sperone roccioso tra due torrenti, il Chiarino e il “della Valle”. Il paese conserva architetture che risalgono al XV e al XVI sec. Da secoli l’arte di forgiare il rame è stata una delle attività tipiche dell’artigianato locale forse nata dalla presenza di miniere di rame che si trovavano nella vallata del fiume Chiarino. A Tossicia è possibile visitare l’unico Museo del rame del centro Italia.
La tappa a Teramo sarà dedicata alla figura di Vincenzo Noto, scudiero imperiale alla Corte degli Zar di Russia, sulla cui figura e storia ha riportato l’attenzione il professor Candido Greco, che su di lui ha scritto un libro. Vincenzo Noto era nato a Penne nel 1854 e morto a Teramo nel 1941, dove è sepolto. L’Amministrazione comunale patrocinerà l’accoglienza. La cena permetterà la degustazioni della famosa cucina teramana: non mancheranno le “virtù”, piatto antico di tradizione contadina, ricetta con cui un tempo si “riciclavano” gli avanzi della dispensa invernale, facendo un bel minestrone in cui finivano
anche gli avanzi di insaccati… per il piacere dei buongustai e le mazzarelle, un piattodi interiori di agnello e borragine.
E poi da Teramo a Nerito frazione di Crognaleto, località immersa in una natura incontaminata a ridosso dei Monti della Laga dove ancora oggi prosperano imprese boschive e ancora oggi sono i boscaioli a tenere vive le memorie del passato e le tradizioni del luogo.
Il giorno successivo l’itinerario verso Campotosto sarà sicuramente uno dei più affascinanti dal punto di vista paesaggistico.
Il lago apparirà maestoso, al suo bordo il Gran Sasso e il Corno Grande in tutta la loro magnificenza. Volendo si può completamente circumnavigare il lago e bearsi dei bellissimi prati che lo circondano e che in estate lo rendono praticamente una “succursale” del mare. Ma si possono anche mangiare le specialità della zone detti “coglioni di mulo” un insaccato con quella strana forma!
Da Campotosto ad Assergi. Il caratteristico borgo medievale è cinto da una serie di mura risalenti all’ XI secolo e conserva testimonianze di arte romana. Il piccolo borgo ospita due enti di grande rilevanza nazionale ed internazionale: L’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti Della Laga e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Il percorso fino agli oltre 1500 mt di Campo Imperatore – Fonte Vetica una delle località più affascinanti della montagna abruzzese: una conca di origine glaciale, circondata dai boschi del Monte Camicia, e dove ci si potrà davvero godere una giornata di riposo indimenticabile e “gustosa” presso i suoi punti di ristoro che offrono i famosi “arrosticini” di pecora ma anche formaggi e salumi del luogo.Per chi lo vorrà, durante questa giornata di riposo, sarà organizzata una gita in automobile al rifugio di Campo Imperatore, dove fu tenuto prigioniero Benito Mussolini. Dopo la giornata di riposo si proseguirà per Castel del Monte e quindi S.Stefano di Sessanio.
A Castel del Monte si ritrova la sapiente e plurisecolare lavorazione della pietra nelle case, nelle mura, nelle costruzioni abitative e difensive e nelle preziose decorazioni architettoniche. Ha un Museo della Pastorizia, un Museo della lana con i suoi telai, arcolai e un vasto campionario dell’artigianato tessile locale, un Museo della Casa antica, un Museo del lavoro dei campi e il Museo del forno del ballo, così chiamato perché le signore che aspettavano il proprio turno per la cottura del pane, ingannavano il tempo raccontando storie, pettegolezzi e danzando nello spazio antistante.
S. Stefano di Sessanio è sicuramente il borgo più affascinante d’Abruzzo e anche il più noto grazie alla sua trasformazione in “albergo diffuso”.Nel XIX sec. con l’unità d’Italia e la privatizzazione delle terre del Tavoliere delle Puglie ha termine l’attività millenaria della transumanza che aveva fatto la ricchezza del borgo e inizia un processo di decadenza, ma nel secolo scorso l’antico borgo riprende vitalità grazie al turismo, soprattutto dopo il 2004 quando un giovane imprenditore, Daniele Elow Kihigren di origini svedesi, acquista una parte del borgo e realizza un albergo diffuso.
Specialità da non perdersi le zuppe con le lenticchie di montagna! Da S. Stefano a Forca di Penne il valico più affascinante del Tratturo Magno, confine fra Gran Sasso e colline che scendono verso il mare, località in cui sarà possibile cenare con una buona cucina casareccia.
Proprio a giugno, il giorno di S.Giovanni, qui si festeggiava il ritorno dei pastori dai pascoli invernali della Puglia verso la montagna. In lontananza sarà già possibile intravedere Loreto Aprutino, meta finale di questo viaggio in carrozza, dove La Compagnia dei Vetturali avrà organizzato festeggiamenti, canti, balli e cenone!
Notiziario G.I.A. – Giusi di Crescenzo
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