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Comunicato stampa Associazione Italiana Allevatori (A.I.A.): La zootecnia protagonista nell’area rurale del "Mulino Alvino" alla manifestazione "AlleviAmo futuro-Expo Matera 2019"

Da giovedì 19 al pomeriggio di domenica 22 settembre tre importanti appuntamenti tecnici hanno caratterizzato la parte zootecnica nell´ambito degli eventi organizzati in collaborazione tra A.I.A. e l´Ara della Basilicata nella "Città dei Sassi", Capitale europea della Cultura 2019

Già dalle prime luci dell’alba di giovedì 19 settembre 2019, all’apertura del ring nell’area rurale prospiciente il Mulino Alvino a Matera, una delle quattro splendidelocation  nelle quali si è sviluppata la “quattro gironi” di “AlleviAmo futuro – Expo Matera 2019 “, con l’arrivo dei primi animali e la loro sistemazione nei box si è capito che sarebbero state giornate intense anche dal punto di vista espositivo e tecnico.

 

Il fondo del campo reso fangoso da una pioggia copiosa e il forte vento non hanno scoraggiato gli organizzatori, in primis  dell’Ara della Basilicata e di A.I.A., assieme ai tecnici di altre regioni del Centro Sud Italia, che hanno profuso il massimo sforzo per rendere agibili e confortevoli gli spazi in cui si sarebbero svolte le mostre zootecniche, con sullo sfondo il suggestivo paesaggio della Cava Paradiso da un lato e del Mulino Alvino dall’altro.

 

Mostre zootecniche che hanno avuto il loro momento più importante nella XVI  Mostra Nazionale dei Bovini di Razza Podolica iscritti al Libro Genealogico, organizzata da Anabic, A.I.A. ed Ara della Basilicata.

 

Quasi 200 i capi a catalogo, giudicati da Matteo Ridolfi, assistito in campo da Romano Palazzo, coadiuvato da una new entry , un giovane allevatore locale “cooptato” nel ring viste le difficoltà nel gestire animali abituati a vivere allo stato brado e piuttosto restii a lasciare i box per raggiungere l’area di valutazione.



Ma questo, si sa, con razze rustiche quali la Podolica, un vero e proprio simbolo per il territorio del Centro Sud Italia, è abbastanza prevedibile e rientra nella norma. Per fortuna, nessun incidente di rilievo per uomini ed animali il che, a fine mostra, fa tirare un sospiro di sollievo a tutti, arrivati stanchi ma soddisfatti alal cerimonia di premiazione in quest’occasione svolta “in notturna”.
 


Detto che gli animali provenivano da oltre 50 allevamenti di Basilicata, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo, e da ben 10 province (Matera, Potenza, Bari, Foggia, Salerno, L’Aquila, Crotone, Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria), e che il livello qualitativo dei capi a detta degli esperti è stato più che soddisfacente, i titoli di “Miglior Allevatore dell’Anno” e “Miglior Espositore dell’Anno” sono andati, rispettivamente, all’Azienda Benevento Silvana di Morise Vincenzo, situata in provincia di Crotone, ed a Diotaiuti Giuseppe Antonio della provincia di Potenza.



Calabria sugli scudi, quindi, per la soddisfazione sia del presidente dell’Ara locale, Raffaele Portaro, intervenuto nei giorni di apertura della manifestazione anche ad incontri e dibattiti sia sul tema della transumanza e sia sulla partecipazione a prossime iniziative fieristiche organizzate nel Centro Sud, come l’imminente “Agrilevante” in programma a Bari dal 10 al 13 ottobre, sia del direttore dell’Associazione Regionale Allevatori calabresi, Pierino Maffei, che ha presidiato anche gli stand con le caratteristiche esposizioni di arti e mestieri della tradizione e dei prodotti tipici.

 

Ma c’è stata gloria per tutti, sia per gli allevatori lucani,“di casa”, che hanno visto affermazioni dei loro animali che hanno primeggiato in ben 13 categorie su 18, sia per i pugliesi (tre primi posti). Infine, il Trofeo “Lucio Migni” è stato assegnato all’Azienda Agricola Guerci, della provincia di Catanzaro, con la bovina “Ursula “, numero 194 a catalogo, nella sezione “Vacche di oltre 9 anni”.

 

Si ricorda che la presenza degli allevatori dei bovini Podolici a Matera, oltre che nell’impegno in Mostra Nazionale, ha visto anche la partecipazione al “Meeting “ del giorno di apertura della manifestazione sul tema “La razza Podolica: miglioramento genetico, sostenibilità, qualità e valorizzazione “.

 

La Mostra Nazionale ovini di razza Merinizzata Italiana

 

Matera ha visto anche un’altra manifestazione zootecnica di livello, con la seconda edizione della Mostra Nazionale della razza ovina Merinizzata Italiana di Libro Genealogico Asso.Na.Pa. (Associazione Nazionale Pastorizia) nella quale si sono confrontati dieci aziende d’allevamento in selezione provenienti da tre regioni (Lazio, Molise e Basilicata), che hanno esposto circa 130 capi.



Giudici della manifestazione i signori Cristoforo Carrino e Bruno Conti. Otto le categorie in gara, portate a Matera nel ring antistante il Mulino Alvino dagli allevamenti Fiadino Giuliana (provincia di Isernia), Eredi di Lauteri Antonio (provincia di Roma), Scarpone Carlo (provincia di Campobasso), Società Agricola Giura s.s. , Galasso Pietro, Maggio Pasquale, Perrone Canio, Musto Giovanni (tutti della provincia di Potenza), ed Urgo Andrea e Viviano Giuseppe (dalla provincia di Matera).



Miglior allevatore-espositore è risultata l’azienda Fiadino, prima in classifica. La Merinizzata Italiana, si ricorda, è frutto di incroci successivi nel tempo con razze cosiddette “merinizzate”, come ad esempio la Gentile di Puglia e la Sopravissana.



Si alleva con sistemi di tipo pastorale, semipastorale e stanziale, anche allo stato brado, in diverse regioni del Centro Sud Italia.



Importante, per la Basilicata, il lavoro svolto nel Centro plurispecie di Laurenzana, in provincia di Potenza, ove vengono valutate alcune caratteristiche della razza come la capacità di accrescimento degli arieti.



Un fatto tecnico di rilievo, sia sotto l’aspetto riproduttivo e genetico, trattandosi di una razza a prevalente attitudine carne, ma non vanno sottovalutate anche le ricadute dirette sulla sostenibilità, pure dal punto di vista economico e ambientale, di questo tipo di allevamento.

 

Vetrina per gli equidi

 

L’area rurale del Mulino Alvino si è popolata al sabato ed alla domenica anche di una rappresentanza del settore equino, con la Mostra Interregionale del Cavallo Haflinger Italia, con i dirigenti e tecnici Anacrhai schierati a coordinare i lavori, dal presidente Francesco Ramella, nel ruolo anche dispeaker , al vice presidente Antonio Marino, al direttore Luca Agosti, ed all’immancabile Lapo Braschi.



In rassegna capi provenienti, oltre che dalla Basilicata, anche dalla Puglia. Per la cronaca, questa mostra dedicata agli allevamenti Haflinger del Sud, ha visto proclamata “Best in Show “ la puledra di due anni “Asia “ di Di Lecce Vito Nicola di Matera, mentre nel “Salto in libertà” al primo posto si è classificata “Queen “ e nella prova dimostrativa di “Trail Horse “ prima è risultata “Rosele “.
 


 In campo, già dal primo giorno, anche rappresentanti di altre razze, a simboleggiare la biodiversità equina presente nel Centro Italia: dal Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido (Caitpr), al Murgese ed all’Asino di Martina Franca.

A.I.A: Associazione Italiana Allevatori


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