Al centro della riunione, tenutasi a Priverno (Lt), partecipata da circa duecento tra allevatori e tecnici, l’aggiornamento sull’Indice Genetico della Bufala Mediterranea Italiana (IBMI), lo sviluppo del servizio di valutazioni morfologiche, la presentazione dei nuovi tori delle prove di progenie e la certificazione della razza
Si è tenuta a Priverno, in provincia di Latina, nella serata di mercoledì 4 dicembre 2019, nel quadro delle iniziative “Anasb incontra gli allevatori bufalini ” la riunione programmata con gli allevatori e i tecnici del territorio laziale. Hanno aperto i lavori gli interventi di saluto di Davide De Prosperis e Romano Realacci, consiglieri Anasb del Lazio, e di Nicola Palmieri, presidente dell’Associazione.
In particolare Palmieri ha tracciato il percorso svolto durante l’annata, che ha visto l’importante passaggio di Anasb ad Ente Selezionatore di primo grado.
Nel corso dell’anno sono stati programmati sull’intero territorio nazionale 12 incontri con gli allevatori, finalizzati a dare massima diffusione sul ruolo e sulla funzione del nuovo Ente Selezionatore in modo da garantire un comune percorso di miglioramento ed innovazione delle attività. Gli incontri, fino ad ora, hanno registrato, nel complesso, la presenza di oltre mille partecipanti.
Una delle novità – di grande interesse per gli allevatori – ha riguardato gli obiettivi futuri della valutazione morfologica (tra cui longevità, funzionalità e benessere) alla luce dei significativi cambiamenti evolutivi della popolazione di capi iscritti a Libro genealogico e lo studio di nuovi caratteri da inserire nella valutazione, presentati dalla d.ssa Rossella Di Palo dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Grande attenzione per la presentazione dei nuovi tori selezionati per le prove di progenie, presentati da Damiano Altieri, consigliere e componente della Ctc Anasb. Ulteriore novità del 2019, l’elemento della certificazione della razza Bufala Mediterranea Italiana, anche per la sua diretta ricaduta sul Disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che è stato illustrata da Michele Blasi, direttore del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa).
In conclusione dell’incontro, è stata manifestata soddisfazione da parte del presidente e del direttore di Anasb, Nicola Palmieri e Giacomo Bertolini, per la grande partecipazione e attenzione riservata dagli allevatori all’associazione e per i risultati rilevanti dell’attività 2019. In particolare un incremento del 40% del numero degli allevatori associati; il raggiungimento di oltre 1 milione di capi registrati nella Banca dati Anasb; un incremento del 285% dei depositi di Dna.
“Alla base di questi importanti risultati – sottolineano i vertici Anasb – c’è da una parte il ritorno di efficienza dell’attività svolta sul territorio dai controllori zootecnici e, dall’altra, l’attività degli Esperti di razza Anasb che nel 2019 hanno effettuato valutazioni morfologiche su 9.613 capi bufalini (+185%) in 289 allevamenti (+365%)”. “Questi numeri– conclude il presidente Palmieri – confermano la validità del percorso intrapreso e evidenziano le grandi potenzialità sulle quali lavorare nel prossimo futuro, partendo dal sempre maggior coinvolgimento e partecipazione diretta degli allevatori”.
Ufficio stampa A.N.A.S.B.
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