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2 Aprile 2023

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La birra del cocchiere

In Belgio esistono oltre 1.000 produttori di birra e uno di questi, la fabbrica Bosteels, è strettamente legato al mondo delle carrozze
 

Oggi, qualsiasi conducente di veicolo è soggetto a severi controlli e una più corretta etica professionale scoraggia il consumo di bevande alcoliche prima di mettersi alla guida, ma una volta la situazione era molto diversa.
 

I cocchieri ricorrevano spesso a un “genere di conforto” che faceva meglio tollerare le lunghe ore trascorse a cassetta, tanto da aver talvolta fama di personaggi ciarlieri, bontemponi e un po’ rumorosi. Ma come rifornirsi del biondo nettare? Ci pensò un furbo locandiere belga di nome Pauwel Kwak.
 

La birreria Bosteels, che produce ancora oggi “la birra del cocchiere” è situata nel paesino di Buggenhout, a nord di Bruxelles, nelle Fiandre Orientali. Fondata nel 1791 da Evarist Bosteels, oggi l'azienda è sotto la guida di Ivo e di suo figlio Antoine: oltre 200 anni di storia attraverso sette generazioni. Tra le birre prodotte, la Kwak, che prende il nome da Pauwel Kwak, come riportato nella sua etichetta, un birraio dell'Ottocento, proprietario della Locanda De Hoorn, dove erano soliti fermarsi giornalmente i Mail Coach.
 

Perché dare il nome di un locandiere a un birra? Ora si direbbe: fatta la legge, trovato l’inganno. Nell'età napoleonica, una disposizione legislativa vietava ai cocchieri di lasciare incustodite le carrozze, soprattutto a quelli che si occupavano dei servizi postali. Il locandiere, per non perdere i clienti, pensò allora di inventare un bicchiere che permettesse ai cocchieri e aiuto-cocchieri di avere la birra a portata di mano per bere tranquillamente senza allontanarsi dalla carrozza.
 

Lo speciale bicchiere inventato da Kwak, alto circa 25 cm, ha una forma affusolata con una strozzatura che gli permette di essere agganciato e sganciato facilmente da un apposito sostegno situato vicino alla serpa. Oggi, la tradizione vuole che in molte brasserie e pub del Belgio la famosa birra della famiglia Bosteels venga servita in questo particolare bicchiere, che in alto porta la firma del suo inventore, con un apposito sostegno in legno a ricordo delle vecchie carrozze.

foto Archivio Boostels

 

 

Articolo estratto dal n°3/2010 di Carrozze&Cavalli, la rivista per tutti gli appassionati di redini lunghe!


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