E’ L’Italia ancora protagonista nel 79° CSIO di Roma Piazza di Siena – SNAI Show Jumping. Nella terza giornata di gare Francesca Airoldi ed Emanuele Gaudiano hanno contribuito ad aumentare significativamente il bottino di vittorie italiane:
cinque finora quelle nello CSIO, più il successo di Emilio Bicocchi nel Trofeo UNIRE Internazionale dedicato ai giovani cavalli di 7 anni.
Il primo sigillo azzurro lo ha messo questa mattina Francesca Airoldi, figlia d’arte, siglando a soli 17 anni il Trofeo Unicredit, diventando così la più giovane vincitrice italiana nella storia del concorso romano. Standing ovation, invece, per Emanuele Gaudiano che in sella a Italic de Salines ha fatto suo il Trofeo di Potenza SNAI saltando 2 metri e 25.
Queste vittorie si aggiungono a quelle già siglate da Gianni Govoni nella categoria di apertura del concorso, dell’Aviere Capo Giulia Martinengo Marquet, nel Trofeo Mercedes Benz Roma e ancora di un Aviere Capo, Emilio Bicocchi nel Trofeo Acqua Cutolo Rionero.
GAUDIANO: CHE POTENZA!
E’ un distillato d’equitazione: cavallo, cavaliere, ostacolo. A ogni salto si alza l’altezza del muro e cresce il numero degli errori. Di quelli che finiscono fuori gioco. Alla fine si rimane in due, ma è solo uno a superare la misura più alta.
Quello che ha avuto, più abilità fortuna, forse coraggio. Questa è la prova di potenza, quella che è andata in scena oggi a Piazza di Siena, tra
l’entusiasmo del pubblico, con il Trofeo di Potenza SNAI.
A raccogliere il lungo e scrosciante applauso tributato dal pubblico di Villa Borghese al vincitore, è stato un cavaliere italiano: Emanuele Gaudiano.
L’azzurro, 25 anni, originario di Matera, e in forza al gruppo sportivo del Corpo Forestale, è stato l’unico dei 13 cavalieri al via, insieme
all’irlandese Cian O’Connor, a giungere al quinto salto della gara (ovvero quarto barrage), con il muro posizionato all’altezza di 2 metri
e 25 centimetri.
L’irlandese, con il suo stallone On Ira, è stato il primo dei due a scendere in campo, ma nonostante la sicurezza con cui aveva superato le precedenti misure, ha commesso un errore toccando l’ostacolo già nella fase ascendente del salto. L’azzurro ha quindi approfittato dell’opportunità e perfettamente coadiuvato dal suo Italic de Salines, ha superato i 2 e 25, aggiudicandosi così anche i 50 mila euro di superpremio, riservati da Marine & Aviation a chi avesse superato questa misura.
Gaudiano aveva già vinto la categoria di Potenza del Piazza di Siena – SNAI Show Jumping lo scorso anno, sempre in sella al suo Italic de Salines, fermandosi però a una misura più bassa: 2 metri e 10. Mentre O’Connor aveva siglato questa categoria nell’edizione 2004, sempre con 2 e 10.
Queste le parole di Gaudiano: “Più l’ostacolo diventa alto maggiore è la grinta e la determinazione che serve in una gara di potenza, ma non pensavo di poter vincere. Italic de Salines è stato però un fenomeno.
Lo scorso anno, dopo la vittoria apari merito sempre in potenza, l’ho venduto a un amico qui a Roma che me lo ha prestato per questa gara, portandomelo qui a Piazza di Siena mercoledì sera”.
La passione per i cavalli di Gaudiano, classe 1986, nasce a Matera trasmessa dal padre: “All’età di 15 anni mi sono trasferito a Modena e poi a Milano.
Nel maggio del 2005 mi sono trasferito in Germania, vicino Francoforte, per ragioni di praticità: da lì infatti è più facile spostarsi per l’Europa per
fare i concorsi.
Oggi lavoro con Gianluca Bormioli, che mi segue anche in Germania. Sicuramente il prossimo anno se ci sarò ci riproverò”.
FRANCESCA ARIOLDI, L’EQUITAZIONE È UN AFFARE DI FAMIGLIA
L’esperienza nell’equitazione è fondamentale. Solo con il passare degli anni, dopo avere montato decine o centinaia di cavalli, affrontato migliaia di gare e di percorsi, un atleta raggiunge la maturità necessaria a ottenere il successo nei grandi concorsi internazionali.
Di solito è così. Le eccezioni non sono moltissime.
Quelle poche appartengono ai cosiddetti figli d’arte, gli appartenenti alle grandi “dinastie” dell’equitazione. Ragazzi nati e cresciuti in mezzo ai cavalli. Rodrigo Pessoa, figlio dell’inimitabile Neco, ha cominciato a vincere a poco più di vent’anni.
Stesso destino per l’olandese Maikel Van der Vleuten, suo padre ha vinto ieri con gli “orange” la Coppa delle Nazioni o per il britannico Robert
Whitaker, nipote degli inossidabili John e Michael. Ma da oggi anche l’Italia ha la sua prima “dinasty” del salto ostacoli.
Francesca Arioldi, 17 anni, in 79 anni di storia a Piazza di Siena mai nessun vincitore è stato più giovane di lei, ha siglato con una straordinaria prestazione il Trofeo Unicredit, categoria di caccia nella quale gli errori agli ostacoli vengono tramutati in un aggravio sul tempo.
Francesca ha chiuso la sua prova in sella a Loro Piana Kelly de Fussigny senza penalità e con il tempo di 67,57 secondi. Ha così superato, grazie anche a un pizzico di buona sorte, ingrediente essenziale di ogni vittoria, un vero monumento del salto ostacoli come Michael Whitaker con Simon (67,58).
Ma a segnare la vera differenza tra i due è il divario d’età. Withaker ha 51 anni: 34 in più, e quindi tre volte tanti, dell’amazzone azzurra. Al più
giovane dei Van der Vleuten, Maikel, il terzo posto su Veumonia (68,52). Dietro di loro, con un errore in seconda fase, il binomio belga Dirk Demeersman/Tymoon Caloo Meerchen (69,86) e quello statunitense Ashlee Bond/Chivas Z (71,12).
“Questa vittoria mi lascia a bocca aperta. E’ incredibile vedersi in premiazione con alle spalle Whitaker o Demeersman. Devo ringraziare la mia cavalla, perché è stata bravissima ? ha spiegato Francesca Arioldi ? Devo anche ringraziare mio padre, grazie a quanto mi ha insegnato all’esperienza che mi ha trasmesso mi trovo in una condizione di vantaggio rispetto ad altri giovani cavalieri”.
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Gaudiano Emanuele su Italic de Salines 2 ph De Lorenzo -
Gaudiano Emanuele su Italic de Salines 2 ph De Lorenzo -
Arioldi Francesca premiazione ph De Lorenzo
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