di Dott.ssa Claudia Piccoli, Dott. Riccardo Ross
L'apparato respiratorio del cavallo è una struttura estremamente complessa che provvede allo scambio di gas, ossigeno e anidride carbonica, tra il sangue circolante e l'aria atmosferica condizione indispensabile alla sopravvivenza e al corretto funzionamento delle cellule dell'organismo.
Anatomicamente si distinguono vie aeree superiori extratotaciche che comprendono cavità nasali, faringe, laringe e trachea, deputate a regolare l'afflusso, la temperatura e l'umidità dell'aria e a trattenerne le impurità, e vie aeree inferiori intratoraciche rappresentate da bronchi, bronchioli e alveoli contenuti nel tessuto polmonare.
Nel cavallo, il passaggio dell'aria avviene esclusivamente per via nasale e non È perciò in grado, a differenza del cane e dell'uomo, di ricorrere alla respirazione oronasale quando aumenta notevolmente il fabbisogno di aria come in corso di esercizio fisico intenso. A causa di questa sua caratteristica ogni causa di ostruzione e/o riduzione della pervietà delle vie aeree può impedire il corretto passaggio dell'aria determinando un'insufficienza respiratoria.
La funzionalità dell'apparato respiratorio può essere alterata da fattori non correlati direttamente all'integrità del sistema, tra i quali la qualità dell'aria inspirata (polveri, allergeni, esalazioni irritanti derivanti dalla degradazione delle deiezioni), cosiccome da fattori determinanti una condizione di cattiva salute dell'apparato respiratorio (affezioni virali, batteriche e/o fungine).
Le più comuni patologie di origine infettiva che coinvolgono l'apparato respiratorio del cavallo sono: influenza, rinopneumonite, arterite, polmoniti e/o pleuropolmoniti batteriche (Streptococcus zooepidemicus, E.Coli, Klebsiella Pneumoniae, Actinobacillus, Pasteurella, Mycoplasma, Clostridi) e micotiche. La sintomatologia clinica di tali affezioni respiratorie prevede nelle forme acute: febbre, aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, scolo nasale sieroso o mucopurulento, a seconda che siano di natura virale o batterica, tosse. Nelle forme croniche, conseguenti a processi acuti trascurati o a fenomeni di tipo allergico-irritativo, la febbre È spesso assente, lo scolo nasale e la tosse sono altresì assenti o minimi, il cavallo presenta perlopiù perdita di peso, intolleranza all'esercizio e condizioni fisiche generali scadenti.
In caso di pleurite, la sintomatologia clinica È analoga ma le manifestazioni algiche possono essere di intensità tale da essere confuse spesso con quelle che si riscontrano in corso di colica.
La riduzione dell'efficienza respiratoria può essere determinata anche da alterazioni della morfologia e/o soprattutto dal corretto funzionamento degli organi della respirazione, tra i più comuni difetti funzionali ricordiamo l'emiplegia laringea, ovvero la paralisi di una delle due cartilagini della laringe, più comunemente della sinistra, la cui dilatazione permette il passaggio dell'aria, a causa della mancata innervazione da parte del nervo laringeo ricorrente corrispondente. Questo fenomeno è responsabile di ostruzione inspiratoria e espiratoria che a seconda della gravità può essere la causa di suoni anomali e/o stridori durante la respirazione, in particolare nel cavallo sotto sforzo.
Altre alterazioni funzionali meno frequenti prevedono: dislocazione dorsale del palato molle, incarceramento dell'epiglottide e presenza di cisti subepiglottiche.
La diagnosi delle patologie respiratorie prevede un accurato esame clinico generale del paziente e particolare dell'apparato respiratorio tramite auscultazione dei polmoni e delle vie aeree extratoraciche alla ricerca di rumori respiratori anomali (soffi, rantoli, sibili) sinonimo di ostruzioni di varia origine e/o di presenza di fluido.
Alla visita medica generica, deve seguire una visita medica specialistica per mezzo di strumenti che permettono di identificare con più precisione le cause del problema respiratorio. Tra le visite specialistiche, l'esame endoscopico dell'apparato respiratorio è senza dubbio quello che ci permette di ottenere più informazioni sulla natura delle cause di affezione respiratoria, infatti tramite l'endoscopio il veterinario È in grado di visualizzare le condizioni delle vie respiratorie e di rilevare eventuali alterazioni funzionali, la presenza e il grado di risposta infiammatoria della mucosa nei confronti di agenti irritanti, nonchè la presenza e la qualità delle secrezioni bronchiali.
Contemporaneamente alla possibilità di visualizzare l'esistenza di un problema respiratorio, l'esame endoscopico ci permette di prelevare dei campioni delle secrezioni tracheali e/o bronchiali da sottoporre ad esami di laboratorio che permettono di identificare l'agente responsabile, virus e/o batteri, cosiccome il grado e il tipo di risposta infiammatoria tramite l'esame delle cellule raccolte.
Una volta identificata con precisione la causa del problema, il veterinario È in grado di applicare l'adeguato trattamento e garantire quindi una maggiore percentuale di successo della terapia.
In conclusione, per ridurre al minimo il pericolo di alterare il delicato equilibrio dell'apparato respiratorio del nostro cavallo sono fondamentali delle piccole ma importanti attenzioni quotidiane per una sua corretta gestione. Al termine del lavoro o di una passeggiata impegnativa non dimentichiamo mai di asciugare meticolosamente il nostro cavallo per evitare che possa raffreddarsi e risultare quindi più suscettibile alle patologie infettive trasmissibili. E' buona norma inoltre controllare la qualità dell'alimento e in particolare la presenza di polveri e muffe nel fieno e nel mangime le quali possono irritare gravemente le vie respiratorie, nonchè la qualità della lettiera che deve contenere la minore quantità di polvere possibile e essere sostituita quotidianamente per ridurre l'irritazione causata dalle esalazioni delle deiezioni.
Un ottimo consiglio da seguire È la somministrazione di fieno bagnato nei cavalli affetti da patologia respiratoria, in particolare di natura cronica allergico-irritativa, in quanto si riduce al minimo la presenza di polvere nell'alimento e quindi una possibile fonte di irritazione delle vie aeree.
Per finire non dimentichiamo la regolare profilassi vaccinale nei confronti delle più comuni patologie respiratorie di origine virale e in particolare dell'influenza equina, contro la quale si consiglia di vaccinare almeno ogni sei mesi, soprattutto nel caso di soggetti che vengono spostati di frequente per competizioni sportive e eventi vari che prevedono il contatto con un gran numero di cavalli provenienti da aree diverse.
Da questo numero inizia la collaborazione di Cavallo & Natura con i medici veterinari Claudia Piccoli e Riccardo Rossi che ci daranno ogni mese nuovi e interessanti consigli per capire e gestire la salute del nostro cavallo, saranno inoltre lieti di rispondere ai vostri quesiti in materia veterinaria all'indirizzo e-mail: amicoveterinario@libero.it
Dott.ssa Claudia Piccoli, Dott. Riccardo Ross
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