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Ippica: in Senato sulla discriminazione degli allenatori con disabilità

Le difficoltà per ottenere la licenza di allenatori per il trotto

Dopo quasi otto mesi, giunge finalmente la risposta del Sottosegretario Giuseppe Castiglione all’interrogazione presentata, lo scorso novembre, dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) per chiedere di assumere urgentemente iniziative affinché la licenza di allenatore per il trotto, che comunque non consente la guida dei cavalli in gara, sia concessa anche alle persone con disabilità che ne facciano richiesta, al fine di assicurare ad essi il diritto al lavoro e di non alimentare diseguaglianze tra allenatori trotto e allenatori galoppo.
 
“Con il decreto n. 48050 del 16 giugno 2017 – ha risposto il Sottosegretario Castiglione nell’Aula di Montecitorio – il governo ha modificato l’articolo 20 del Regolamento delle corse al trotto consentendo anche ai soggetti diversamente abili di conseguire la patente di allenatore trotto, limitatamente all’attività programmatoria-organizzativa distinta da quella tecnico-organizzativa da svolgere in pista senza necessità di allegare la certificazione medica. Nel merito, preciso che le modalità di rinnovo della licenza di allenatore trotto si differenziano da quelle dell’allenatore galoppo in ragione delle differenti mansioni cui essi sono adibiti. L’allenatore professionista del trotto, infatti, – ha proseguito Castiglione – ha sempre svolto una serie di attività durante il convegno di corse che, sebbene non agonistiche, lo hanno visto presente ed operante in pista. Per il galoppo, invece, tali funzioni non sono previste e l’allenatore professionista del settore opera in giornata di corsa essenzialmente attraverso il personale di scuderia alle proprie dipendenze o messo a disposizione dalle società di corse. Da ciò consegue la richiesta all’allenatore del cavallo trottatore di un certificato medico, che ne attesti l’idoneità fisica, e di una copertura assicurativa per gli eventuali infortuni legati al ruolo svolto in giornata di corse”.
 
Inoltre, quanto alla lettera d), dell’art. 20 del Regolamento delle corse al trotto, il Sottosegretario Castiglione ha rilevato che esso distingue espressamente la figura dei “guidatori” da quella degli “allenatori”, entrambe tenute alla presentazione dei documenti ivi specificati. “A conferma di ciò, si precisa anche che il Regolamento non prevede la qualifica di guidatore-allenatore, ma solo la possibilità che un guidatore ottenga la licenza di allenatore e viceversa, per cui la citazione delle due qualifiche sta ad indicare che la richiesta di certificazione è richiesta ad ognuna di esse. Inoltre, osservo anche che gli artt. 20 e 29 del Regolamento costituiscono ‘norme generali’, valide per ogni tipo di licenza afferente al settore trotto ed individuano documentazione da produrre, durata, rinnovo e revoca delle licenze, mentre gli artt. 21 e 26 si riferiscono ai requisiti, modalità e responsabilità in ordine alla partecipazione alle corse per guidatori professionisti e/o allenatori. Tutte le citate disposizioni sono tra di loro complementari e non recano antinomie. Tuttavia – ha concluso l’esponente del ministero delle Politiche Agricole nella sua risposta – è indubbio che il settore stia attraversando una fase di cambiamento che ha visto il progressivo affermarsi di ruoli dei professionisti innovativi dei quali si è voluto tener conto a livello normativo”.
 
“Se da un lato possiamo dirci soddisfatti di aver dato una spinta decisiva all’emanazione decreto, dall’altro dobbiamo purtroppo constatare che risolve solamente in parte le problematiche – ha replicato il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Sul tavolo rimangono tre questioni. Innanzitutto il determinare un ragionevole termine per la presentazione delle richieste per l’ottenimento delle licenze allenatori trotto per l’anno 2017 nonché emettere e pubblicare la relativa modulistica. E, infine, determinare la relativa tassa annuale da corrispondere al Ministero delle Politiche Agricole che appare ragionevole quantificarsi in 64 euro per ciascun anno, vista e considerata l’entità della tassa che sono chiamati a corrispondere i soggetti titolari della qualifica di guidatori-allenatori e considerato che – prosegue L’Abbate (M5S) – tale tassa è riferita a due distinte licenze, come avallato dall’esecuzione dei provvedimenti disciplinari adottati dalle Giurie. Quantomeno con il nostro pressing parlamentare siamo riusciti a delineare i confini per la risoluzione di una problematica che si protraeva da tempo – conclude il deputato 5 Stelle – e che vede ingiustamente discriminate le persone con disabilità”.
 
Il video può essere visto cliccando QUI.

Comunicato Stampa Valerio L’Abbate – Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate


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