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29 Maggio 2024

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Le vecchie Carrozze del Nuovo Mondo.

In visita al Museo di Stony Brook a Long Island (NY), che ospita una straordinaria collezione di veicoli ippotrainati usati nel XIX secolo negli Stati Uniti.

 

Il Museo di Carrozze di Stony Brook offre ai visitatori una raccolta di oltre 200 pezzi iniziata da Ward Melville negli anni ‘40 comprendente non solo carrozze, ma slitte, veicoli commerciali, finimenti, documenti e manufatti. A proposito di carrozze, quali erano le più diffuse in America e le Case di produzione più famose? 

 

UN NUOVO STILE

Le prime carrozze costruite in America erano indubbiamente disegnate non per piacere o divertimento, ma per lavoro: carretti, carri, slitte costruite da carpentieri, carradori e agricoltori.


Successivamente, alla fine del ‘700, facoltosi proprietari o governatori importarono alcune carrozze dall’Europa ed alla produzione di pezzi simili cominciarono a lavorare artigiani che già avevano imparato il mestiere oltreoceano. Erano veicoli eleganti, simbolo di appartenenza a classi privilegiate, pezzi unici e costosi. Alcuni si trovano esposti nel Museo: tra gli altri una Vittoria, una Berlina, un Gran Duc, unelegante sediolo italiano.


La Rivoluzione Americana segnò un cambiamento ed un passaggio sostanziale: la nascita di una nuova nazione impegnata in una economia di grande espansione, che richiedeva di limitare lusso e sprechi e, per quanto riguardava i veicoli, erano prodotte prevalentemente vetture da utilizzare su grandi distanze, robuste, adatte al trasporto ed ad attività lavorative.


Accanto a queste cominciarono a diffondersi carrozze “multifunzionali”, chiamate Pleasure wagon, Basket wagon, Family wagon con sedili removibili, che potevano così servire sia per lavoro, sia per trasporto di persone ed anche per diporto. Con l’evoluzione di questo tipo di carrozze ecco apparire l’American Buggy, di cui furono prodotte svariate tipologie e che divenne già dai primi decenni dell’800 il più popolare veicolo d’America. Espressione del pragmatismo del Nuovo Mondo combinava varietà, versatilità, leggerezza e semplicità.

 

TUTTI POSSEDEVANO UN BUGGY!


Durante la seconda metà dell’800 le grandi trasformazioni nell’economia americana, che introdussero cambiamenti tecnologici ed organizzativi nella produzione, non potevano non influenzare la produzione dei veicoli.

La divisione del lavoro e la standardizzazione dei pezzi ridussero di molto i costi di produzione e resero le carrozze un bene accessibile ai più. Un gran numero di carrozze veniva prodotto in grandi fabbriche e distribuito in magazzini di vendita nelle più importanti città.


Basti, come esempio, quello della Studebaker Brothers Manifacturing Company con sede nello stato dell’Indiana, che nel 1872 produceva un veicolo ippotrainato ogni 7 minuti. Alla fine del secolo la Studebaker aveva rivendite e magazzini in moltissime grandi città d’America, vendeva migliaia di esemplari anche attraverso catalogo postale a prezzi che si aggiravano attorno ai 20 $, a fronte di un salario mensile medio di circa 483$.

 

Si trattava prevalentemente di Buggy, quattro ruote, con o senza mantice, per una o due persone, Surrey, veicoli familiari sempre a quattro ruote con un tettuccio removibile, Rockaway solitamente chiusi, che potevano essere guidati da proprietari o cocchieri, e Trap, veicoli con sedili ribaltabili per portare più passeggeri.

 

Il museo dedica una sala ai fratelli Studebaker. attraverso grandi immagini proiettate sulle pareti è possibile vedere la linea di produzione della loro fabbrica ed a fianco sono esposti alcuni modelli di veicoli di loro marca, fra cui il tipico Stanhope Buggy, un Doctor’s Buggy ( pubblicizzato ai tempi con lo slogan “Ti mantiene di buonumore e prolunga la tua vita”) e vari modelli di Rockaway e Surrey.

 
 

A PASSEGGIO NEL PARCO


Verso la fine dell’800 l’industrializzazione creò nuova ricchezza e mercato per merci più pregiate e costose. Gli appartenenti alla classe media potevano permettersi carrozze più comode, mentre i più ricchi ritornarono a veicoli di lusso, che, esteriormente, erano abbastanza semplici e sobri, ma avevano interni molto ricercati, per i quali si utilizzavano seta, satin, passamanerie pregiate, e forniture di accessori come astucci per toilette, scatole per sigari e persino vasi di fiori!


Le carrozze di questo tipo guidate da proprietari o da cocchieri entrarono a far parte della vita sociale e dovevano rispettare un’etichetta precisa, indicata in speciali guide che riportavano le caratteristiche di un attacco elegante ed armonioso.


James Garland nel libro The Private Stable scrive “ Il buon gusto di un attacco si vede dalla scelta di una carrozza adeguata al tipo di servizio richiesto. I cavalli devono essere in armonia, ben educati e disponibili a lavorare; finimenti semplici ben fatti e sistemati in modo corretto, groom dall’ aspetto ordinato, addestrati e con livrea adeguata.”


In questo periodo i parchi delle città americane ebbero un grande sviluppo. Central Park a New York, per esempio, costruito tra il 1857 ed il ’76, fu disegnato per il passeggio delle carrozze, tanto quanto per quello delle persone. I proprietari di eleganti vetture si divertivano a guidarle nel parco, un palcoscenico dove mostrare la loro ricchezza e il loro status attraverso la perfezione dei propri legni.


Nel maggio 1879, Walt Whitman scrive: “Diecimila carrozze procedono scartando attraverso il parco, in questo pomeriggio perfetto. Che spettacolo! Ho visto di tutto e con mio grande piacere: barouche private, cab e coupé, bei cavalli giovani, cagnolini, lacchè, alta società, stranieri, coccarde sui cappelli,insomma, l’oceanica marea della ricca aristocrazia newyorkese”.


Tra le vetture in esposizione al Museo molte sono firmate Brewster & C New York. Le carrozze di produzione Brewster erano famose per ildesign, i materiali superbi e l’eccellente fattura. Fondata nel 1829 nel Connecticut, la Brewster aprì un magazzino a New York. Agli inizi del 1900 si spostò a Long Island producendo sia carrozze che autovetture, finché non fu acquistata dalla Rolls Royce.
 

Nel Museo si possono ammirare Coach, Curricle, Brougham, Vis-a-Vis ed un bellissimo Coupè con il fronte anteriore circolare, finemente lavorato all’interno, ed usato da una ricca famiglia di New York per partecipare al corteo funebre di Abramo Lincoln. Un posto speciale proprio nella prima sala del Museo è dedicato ad un pezzo pregiato firmato da una Casa altrettanto famosa ed apprezzata la Flandrau & C di New York. Si tratta di un bellissimo Coupè Rockaway presentato attaccato ad un cavallo riprodotto a dimensioni reali.

 

IL PIACERE DEL DRIVING


A Stony Brook,  una ad una, ci vengono presentate le più importanti case di produzione di veicoli ippotrainati con le tipologie più interessanti di vetture, i loro loghi, i loro manifesti pubblicitari..


Guidare nel traffico o lungo vie con ostacoli e difficoltà  richiedeva abilità e conoscenza dei cavalli, spesso non era facile e poteva essere pericoloso. Con il miglioramento delle strade e lo sviluppo nella tecnica di progettazione dei veicoli, soprattutto ad opera di queste grandi case costruttrici, guidare divenne sempre più un piacere, anzi addirittura uno sport.


I due principali esempi di questa novità furono la diffusione dei Phaeton, carrozze guidate esclusivamente dai proprietari ed il crescente interesse per il coaching. Inizialmente il Phaeton era una vettura piuttosto pericolosa tutta aperta di fronte e molto alta, successivamente nella seconda metà dell’800 ne vennero prodotti tipi di misura ridotta per pony e contemporaneamente ne venne studiata una grande varietà di modelli  (più di una dozzina), che si differenziavano fra loro nel design, ma mantenevano il termine Phaeton.
 

A Stony Brook troviamo Mail Phaeton, Dos a Dos Phaeton, Spider Phaeton, Slad-Side Mountain Phaeton   tutti di Brewster e uno specialissimo Basket Phaeton firmato Demarest &C New York. Compaiono accanto a questi anche   Stage Coach o il Private Road Coach guidato dai fondatori del famoso Private Coaching Club di New York.

Emanuela Brumana
Il NOTIZIARIO del Gruppo Italiano Attacchi


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