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G.I.A: Buon Anniversario! Il Museo della Carrozza di Macerata accessibile e inclusivo festeggia il decennale del suo allestimento a Palazzo Buonaccorsi

di Giuliana Pascucci, Musei Civici Palazzo Buonaccorsi. Photo credits Musei Civici Palazzo Buonaccorsi

Il nuovo allestimento del Museo della Carrozza è stato inagurato a Macerata l’8 dicembre del 2009 a seguito del suo trasferimento a Palazzo Buonaccorsi dalla palazzina delle Terme, spazio posteriore del monumentale complesso riservato alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.


Questa raccolta è iniziata nel 1962 quando il conte Pieralberto Conti, anziano e privo di eredi, conversando con il suo amico Oscar Olivelli, allora presidente del Lions Club locale, rivelò la triste intenzione di bruciare tutte le sue amate carrozze e gli equipaggiamenti sul piazzale del suo villino liberty di Civitanova Marche. Fu allora che il fedele amico ebbe la felice intuizione di proporgli di affidare quel prezioso patrimonio alla cura dell’amministrazione maceratese.


L’associazione Lions, attivamente impegnata sul piano culturale, ha finanziato il ripristino e l’allestimento dei locali individuati dal Comune. Fu così che le sette carrozze sportive di primo Novecento e una serie completa di finimenti vennero a costituire il primo nucleo di una raccolta che, dietro l’entusiasmo del conte ha alimentato altre elargizioni. Fra queste vanno ricordate quelle dei marchesi Ceccaroni Morotti Cambi Voglia di Muccia, quella dei Guarnieri Roberti di Montesangiusto, quella del pesarese Giorgio Sinistrario e non ultima quella del maceratese Luigi Pianesi, che contribuì con la donazione di un prezioso coupè di metà Ottocento.


Da allora, per molti maceratesi e cultori è diventata un’abitudine andare al museo, “tappa obbligata” per le scolaresche, per le guide che accompagnano le gite organizzate, per i tanti maceratesi desiderosi di fare un tuffo nel passato, di intrattenere i propri bambini o di vantare, con amici e parenti, un tesoro della città. La forza evocativa, la curiosità e il grande interesse mostrati anche dagli esperti di tutta Europa hanno offerto l’opportunità di attuare un nuovo progetto allestitivo.


Il museo è stato ripensato in chiave narrativa puntando sul racconto del viaggio e sul legame con il territorio. Grazie alle nuove tecnologie, oggi illustra il funzionamento di questi bellissimi e complessi mezzi di trasporto, riportando alla luce anche i momenti della vita sociale in cui la carrozza svolgeva il suo ruolo: i lunghi viaggi, il trasporto dei bambini, lo sport, le partite di caccia. La presenza del museo nell’offerta culturale e turistica cittadina si è fatta più evidente in questi ultimi anni.


Lo hanno supportato anche gli amici di sempre i Lions, attraverso la consulenza di esperti e la realizzazione di pregevoli pubblicazioni assumendosi l’onere non solo dello storico catalogo del 1970 e delle due successive editoriali di Carlo Gnecchi Ruscone, ma anche di quella attuale, ampliata e aggiornata per festeggiare i dieci anni di attività del Museo della Carrozza nel suo allestimento a Palazzo Buonaccorsi.


Nel corso della sua attività il museo ha ricevuto autorevoli consensi ed attenzioni da parte dei media, ma soprattutto non ha trascurato il proprio legame con la città, offrendo in varie occasioni visite in forma teatrale, narrativa e ludica, ospitando workshop con artisti, proponendo strumenti di fruizione alle persone disabili. Ha sempre dialogato con la stampa e le associazioni del mondo ippico, degli attacchi e dei mezzi storici, confrontandosi con le istituzioni, con gli operatori turistici, con il mondo scolastico e della formazione nonché con gli altri musei del settore.


Dal 2009 il Museo della Carrozza è il fiore all’occhiello dei percorsi allestitivi dei musei civici cittadini, coniuga l’attenta valorizzazione dello sviluppo tecnico e tecnologico del veicolo con il racconto letterario del suo utilizzo nei secoli, affascinando grandi e piccoli attraverso un insolito viaggio virtuale in carrozza alla scoperta del paesaggio culturale dell’entroterra. L’ormai prestigioso e attrattivo museo maceratese è in viaggio da un decennio. In questi anni è stato teatro di tante iniziative, di incontri e di conoscenze.


Si è aperto a un’utenza davvero ampia, occupandosi delle esigenze cognitive e fruitive di tutti, non trascurando i minori e i diversamente abili, a cui ha dedicato la progettazione di speciali percorsi e supporti di visita. Riconosciuto, sia a livello nazionale che internazionale, come museo privo di barriere architettoniche, lavora da anni per rendere inclusiva la sua offerta.


Nell’intento di accogliere un pubblico sempre più vasto offre diverse “letture”: quella storico-tecnica dei mezzi di trasporto e quella sociologica letteraria relativa al suo utilizzo. Ha scelto di accogliere attività museali di contaminazione destinate a un pubblico variegato attraverso l’allestimento di mostre anche di arte contemporanea o l’attuazione di progetti mirati a carattere sociale o la predisposizione di attività creative, che vanno dai più tradizionali laboratori didattici fino alla teatralizzazione delle visite museali.


Il trend positivo innescatosi nel 2009 si è confermato con oltre duecentomila ingressi nonostante l’evento sismico del 2016 abbia provocato un’inevitabile momentanea inversione di tendenza. In questi anni è stato avviato un lungo e complesso processo di riprogettazione del museo al fine di proporre una diversa modalità di fruizione degli spazi e del patrimonio ivi conservato. L’utilizzo di pannelli esplicativi, slideshow, didascalie, video, modellini tridimensionali, tablet accessibili, audiodescrizioni, percorsi tattili e audioguide multilingue hanno permesso una totale fruibilità dello spazio museale.


Per questo in occasione del suo decennale si è messo in moto un programma celebrativo, lavorando affinchè il pubblico possa scoprire i segreti di questi affascinati mezzi e soddisfare ogni curiosità. I festeggiamenti hanno avuto termine con il convegno dal titolo Un museo in viaggio 2009/2019: collaborazioni, esperienze e prospettive” svoltosi nella mattinata del 12 dicembre.


All’occasione è stato presentato un importante Art bonus dedicato al Museo, che ha visto rinnovare l’illuminotecnica delle preziose vetrine dedicata ai finimenti e agli attrezzi da scuderia.

Redazione


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