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Focus razze equine: Il Cavallo del Ventasso

Il cavallo del Ventasso è una razza-popolazione autoctona da sella sviluppatasi nell´Appennino reggiano, a 800 mt. di altitudine che trova il suo punto d´origine in località di Ramiseto, provincia di Reggio Emilia.

Il Cavallo del Ventasso ha radici lontane che affondano nell’antica Valle dei Cavalieri, un territorio dai “pascoli ricchi di erbe nutritive e medicamentose” che anche nel Medioevo furono oggetto di contesa tra i Ducati di Parma e di Modena, e precisamente nell’alta valle del fiume Enza.
 

Antiche cronache di guerra riferiscono che nel 1118 i “cavalieri “dell’Appennino corsero in aiuto dei Milanesi contro i Comaschi. Nel 1234 “i cavalieri delle Valli” scesero nella Padania per partecipare alla guerra dei cremonesi contro i milanesi, e nel 1334 contro i correggesi, ( come riferisce Giuseppe Micheli, ne “ La Bandita di Castagneto per la razza delle cavalle ducali”, Parma, 1925).  Come ben si evidenza anche da altre testimonianze di cronache dell’epoca si allevavano cavalli principalmente per la cavalleria, da usare nei vari combattimenti per impossessarsi o difendere quei territori ai piedi dell’attuale Monte Ventasso.

 

La zona del Monte Ventasso si prestava particolarmente all’allevamento del cavallo da sella come lo dimostrano le numerose controversie di cui si fa cenno nelle cronache antiche per motivi di pascolo e di confini, tanto è vero che fin dal 1606 , il podestà delle valli emanava grida per limitare l’uso al pascolo delle cavalle fattrici ducali nella località denominata Bandita. Siamo al tempo del Duca Ferdinando di Borbone e successivamente troviamo testimonianze sui cavalli ducali dei Farnese verso il 1700 che gravitavano nella zona.

 

Dopo i Farnese l’allevamento venne trascurato  poi ripreso e incentivato nel periodo napoleonico e sotto il Ducato di Maria Luigia d’Austria continuando a fornire cavalli per “i militum”. In quest’epoca a Ramiseto e precisamente già dal 1600 avevano preso dimora due nobili famiglie :  Borzacchi e Bertoldi. Così nelle prose di Telemaco Dall’Ara, datate dal 1900 al 1920, si legge nell’articolo “sul Ventasso” che …. Da un boschetto di cerri alcuni cavalli d’ogni mantello… Sono i cavalli della razza Borzacchi, noti e apprezzati in tutta la montagna per la robustezza dei loro organismi e la mirabile resistenza alle fatiche, robustezza e resistenza acquistate nelle libere corse giù per i dirupi “. L’allevatore che raccolse il testimone dei Farnese e successivamente di Maria Luigia è proprio la famiglia  Borzacchi che insieme ai Bertoldi con i quali si imparentarono  sono gli allevatori che portano ai giorni nostri la razza che conosciamo.

 

LUOGO DI ORIGINE:
Italia Territorio dell'Appennino Reggiano (Regione Emilia – Romagna).
 
ATTITUDINI:
Equitazione da campagna.
 
POPOLAZIONE:
Cavallo di interesse internazionale.
 
ALTEZZA AL GARRESE:
Maschi: 152 – 164
Femmine: 150 – 162
 
MANTELLO:
Baio, sauro, grigio o morello, sono tollerati gli altri mantelli ad eccezione dei pezzati e maculati
 
CARATTERISTICHE:
Equilibrato, vivace, abbastanza nevrile, rustico, resistente e frugale.
 
STANDARD DI RAZZA:
– Testa: non eccessivamente pesante, ben proporzionata, ben attaccata ed espressiva, con profilo fronto-nasale tendenzialmente rettilineo;
– Collo: muscoloso, di media lunghezza, ben attaccato ed in armonia con il tronco;
– Spalla: di media lunghezza, giustamente inclinata e muscolosa;
– Garrese: giustamente rilevato, ben prolungato verso il dorso e muscoloso;
– Dorso: raccolto, muscoloso e ben diretto;
– Lombi: ben attaccati sia alla groppa che al dorso, tendenzialmente orizzontali, muscolosi;
– Groppa: di giusta lunghezza ed inclinazione, ben conformata e muscolosa;
– Petto: muscoloso e di giusta larghezza, abbastanza alto;
– Torace: ben conformato e abbastanza profondo;
– Arti: robusti, con tendini ben rilevati ed asciutti;
– Articolazioni: ampie, robuste e ben conformate;
– Andature: equilibrate, giustamente ampie ed elastiche;
– Appiombi: tendenzialmente regolari;
– Piede: ben conformato, resistente e sano.
– Circonferenza torace: maschio 175, femmina 170
– Circonferenza stinco: maschio 19, femmina 18,5
– Lunghezza spalla: maschio 63, femmina 60
 
DIFETTI CHE COMPORTANO L´ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO
– Mantello: mantelli pezzati o maculati;
– Balzane: medie e/o alto calzate;
– Taglia: marcatamente diversa dallo standard.
Lo Standard è stato definito da appositi Gruppi di Lavoro; sono stati effettuati i riscontri di campo e sono successivamente intervenute delibere di approvazione da parte della Commissione Tecnica Centrale.
 
DATI STORICI:
Questa popolazione ha origine nell'alta Val d'Enza nell'appennino reggiano, dove è documentata la presenza degli equini nel corso dei secoli, dai tempi dei Duca Ferdinando di Borbone a quelli dei Serenissimi Farnese ed al Ducato di Maria Luigia d'Austria. Anche dopo l'Unità d'Italia e fino agli anni '40 queste terre hanno continuato a fornire cavalli per l'eserrito. Negli ultimi quarant'anni nella stazione di monta di Ramiseto e nell'allevamento Borzacchi-Bertoldi si susseguono stalloni derivati inglesi e maremmani "migliorati". Negli anni '60 il Bertoldi utilizza zitto stallone lipizzano ed liti maremmano migliorato dai quali discendono gran parte delle fattrici piu'anziane che costituiscono l'attuale base del cavallo dei Ventasso, la cui denominazione prende origine dall'omonimo monte situato in provincia di Reggio Emilia.
 
 


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