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La razza della settimana: il Cavallo di Monterufoli

Il cavallo di Monterufoli si presta ottimamente come cavallo ricreativo, per il tiro di calessini o simili, oppure per uso da sella in maneggi soprattutto per principianti e bambini. Essendo un cavallo con un carattere docile ed affidabile viene utilizzato anche per ippoterapia e riabilitazione equestre.

Il Monterufolino prende il nome dalla tenuta di Monterufoli nella quale era allevata da tempo immemorabile come in tutta la restante zona alto collinare della Maremma Tosco-Laziale. Testimonianze antiche raccontano come i grandi proprietari della Maremma Pisana mantenessero, accanto al maremmano puro allevato in pianura, un cavallino molto più ridotto di mole, ugualmente sobrio e robusto e ben adattato alle zone collinari e boschive. Il Monterufolino sembra derivare da una razza di cavalli ormai estinta da decenni che prendeva il nome di Razza di Selvena. Questa razza esisteva nelle aree collinari, boscose e lontane dal mare della Maremma Toscana e aveva ovvie e notevoli affinità con la razza dei cavalli maremmani.

 

LUOGO DI ORIGINE:
Italia Tenuta di Monterufoli sita nella provincia di Pisa, estesa nei comuni di Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marettimo; attualmente diffuso anche nelle provincie di Livorno e Grosseto (Regione Toscana).

 

ATTITUDINI:
Tiro leggero, pony da sella.

 

POPOLAZIONE:
Cavallo di interesse nazionale.

 

ALTEZZA AL GARRESE:
Maschi: 132
Femmine: 130

 

MANTELLO:
Morello, baio oscuro

 

CARATTERISTICHE:
Il monterufolino come qualsiasi altro cavallo è un animale sociale per natura, cerca la vicinanza dei suoi simili ed ha bisogno del contatto con altri esemplari della sua specie. Il Monterufolino è un cavallo nevrile ma si lascia addestrare con facilità. I cavallini di Monterufoli sono adatti per il servizio da sella, per il basto e per gli attacchi: essi sono sobri, resistenti, docilissimi e longevi. Tutte doti che si richiedono per tali servizi. Essendo cavalli di estrema rusticità e vivendo tutto l’anno allo stato brado non necessitano di alcun ricovero, sono animali molto frugali abituati a nutrirsi di erbe spontanee, di arbusti e germogli della macchia mediterranea quindi risultano di facile mantenimento. Si adattano comunque molto bene alla vitra in box anche se preferiscono vivere in paddokj dove poter muoversi liberamente. Al trotto essi raggiungono una discreta velocità, e il ritmo si mantiene costante, per notevoli percorsi rimangono briosi ed eleganti. Oggi il cavallo di Monterufoli si presta ottimamente come “cavallo ricreativo”, per il tiro di calessini o simili, oppure per uso da sella in maneggi soprattutto per principianti e bambini. Infatti questo cavallino è già utilizzato in varie discipline equestri tra cui: Dressage, Attacchi, Salto Ostacoli, Caroselli e spettacoli equestri, Pony Games, Horse Ball equitazione da campagna ed essendo un cavallo con un carattere docile ed affidabile viene utilizzato anche per ippoterapia e riabilitazione equestre.

 

STANDARD DI RAZZA:
•  Testa: spesso un po´ lunga;
•  Collo: muscoloso con folta criniera;
•  Spalla: tendenzialmente diritta;
•  Garrese: mediamente pronunciato;
•  Dorso: disteso;
•  Lombi: regolari;
•  Groppa: ampia e un po´ obliqua, a volte con lieve solco mediano;
•  Petto: regolare;
•  Torace: mediamente ampio e profondo;
•  Arti: robusti;
•  Articolazioni: forti;
•  Andature: regolari;
•  Appiombi: regolari, è tollerato un lieve mancinismo agli arti posteriori;
•  Piede: ben conformato con unghia compatta.
•  Circonferenza torace: maschi 165, femmine 163
• Circonferenza stinco: maschi 18, femmine 17

 

DIFETTI CHE COMPORTANO L´ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO:
• Mantello: diverso da morello o baio oscuro;
• Balzane: medio e/o alto calzate;
• Testa: lista o bianco in fronte di dimensione superiore a "piccola stella";
• Occhi: occhi chiari;
• Taglia: marcatamente diversa dallo standard.

Lo Standard è stato definito da appositi Gruppi di Lavoro; sono stati effettuati i riscontri di campo e sono successivamente intervenute delibere di approvazione da parte della Commissione Tecnica Centrale.

 

DATI STORICI:
Il Monterufolino è l'ultima falange della più numerosa varietà del pony di razza Selvena, ormai estintasi da diversi decenni. Questa razza esisteva nelle aree collinari, boscose e lontane dal mare della Maremma Toscana e aveva ovvie e notevoli affinità con la razza dei cavalli maremmani. Le prime notizie risalgono addirittura agli inizi dell'era volgare; col passare dei secoli la necessità di provvedere le zone più marginali, scoscese ed impervie, del tratto che da Pisa arriva a Grosseto, di un funzionale mezzo di trasporto, favorirono un crescente interesse per questa specie equina che ben si prestava allo sfruttamento delle magre risorse offerte dalla macchia mediterranea. Il pony di Monterufoli godeva di grande reputazione per le sue doti di fondo, di sobrietà e di resistenza alla fatica anche nelle condizioni più disagevoli.


Il Monterufolino si caratterizza soprattutto per il mantello morello e l'altezza limitate a cm. 135-140. Ha una testa piuttosto pesante, incollatura corta e posteriori sovente vaccini.

 

 

Per le sue doti di sobrietà e resistenza alla fatica il Monterufolino veniva generalmente impiegato nei lavori di trasporto e di piccolo commercio, sia a sella che a basto, oppure attaccato al calessino. Veniva acquistato di preferenza dai venditori ambulanti, dai lattaioli e dai modesti agricoltori nonché da appassionati della razza.

 

Il “Monterufolino” prende il nome dalla tenuta di Monterufoli nella quale era allevata da tempo immemorabile come in tutta la restante zona alto collinare della Maremma Tosco-Laziale. Testimonianze antiche raccontano come i grandi proprietari della Maremma Pisana mantenessero , accanto al maremmano puro allevato in pianura , un cavallino molto più ridotto di mole, ugualmente sobrio e robusto e ben adattato alle zone collinari e boschive. Il Monterufolino sembra derivare da una razza di cavalli estinti che prendeva il nome di “Razza di Selvena”. Nel 1913 i Conti della Gherardesca acquistarono la Tenuta di Monterufoli,gli stessi Conti iniziarono il lavoro di selezione della razza,avendo a disposizione cavalli di piccola statura e dal mantello morello o baio scuro, iniziarono ad incrociarli con stalloni Maremmani, Tolfetani ed Orientali, al fine di migliorali… Il Monterufolino successivamente, si diffuse in gran parte del territorio Toscano, ma prevalentemente nelle province di Pisa, Grosseto e Livorno. Ilmassimo periodo della diffusione ed utilizzazione si aggira dagli anni '30 agli anni '60, quando veniva usato principalmente per gli attacchi a carrozza ed agricoli e come cavallo da sella.

 

I cavallini aiutavano i boscaioli a smacchiare le selve attraverso gli stretti sentieri ed erano utilizzati da molte famiglie per per i piccoli lavori nelle campagne o usato molto spesso dai commercianti, medici e fattori, perchè aveva una grande resistenza fisica. Dagli anni '60 , con l'arrivo della meccanizzazione il suo utilizzo andò sempre più diminuendo fino a scomparire, e non essendo più necessario nella vita quotidiana , della razza son rimasti solamente pochissimi soggetti; per questo è considerata RAZZA IN VIA DI ESTINZIONE.

 

Nel 2008 in località Pomarance,si è costituita L'associazione Cavallino di Monterufoli che opera nella salvaguardia della razza ed ha sede presso il Centro Ippico Comunale Santa Barbara a Pomarance. Nel 2011 il Comune di Pomarance ha adottato l'ultimo gruppo di fattrici che vivevano brade nella foresta di Monterufoli e le ha affidate all'associazione per fare in modo che l'ultimo ceppo continui a vivere allo stato semibrado nella sua terra di origine. L'Associazione Cavallino Di Monterufoli insieme all'Associazione Provinciale Allevatori,alla Comunità Montana, al Corpo Forestale Dello Stato, al Comune di Pomarance ed ad alcuni privati stanno facendo conoscere questa razza,promuovendola e pubblicizzandola anche in fiere importanti come fiera cavalli Verona; tutto questo per fare in modo di avere un numero sempre crescente di soggetti da poter utilizzare presso scuole o centri ippici che ne fanno richiesta poiché questi cavallini, che esprimono oggi una particolare attitudine per il tiro leggero e come pony da sella, rappresentano la proposta italiana per avvicinare i bambini all’equitazione.

 

 

Per avere maggiori informazioni sul Cavallo di Monterufoli visitare il sito

 

www.monterufolino.it

www.monterufolino.it


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