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Cronaca di una gara con la Fitetrec-ante

Un inaspettato invito mi è giunto dalla segreteria della vecchia e gloriosa ANTE a firma del presidente dott. Claudio Gallone; ho aperto con estrema curiosità la lettera, si trattava del Trofeo delle Regioni di Trec che si sarebbe svolto a Città di Castello il 24 25 e 26 ottobre dove veniva invitata una nostra squadra da presentare a discrezione della segreteria generale.
Sarà il fatto di essere un vecchio antino, sarà il fatto che comunque tra l'ENGEA e l'ANTE c'è stato da sempre un tacito accordo da cavalieri, da cavalcanti,….. quelli veri!
Effettivamente da sempre i rapporti con questa federazione sono stati di reciproco rispetto e mutuo soccorso durante spostamenti a cavallo sia di un gruppo sia dell'altro, sfruttando sinergie di tracciato e punti di sosta durante raid, trekking e raduni.

Terminato di leggere la lettera ho telefonato direttamente a Claudio Gallone, il quale dopo i soliti saluti mi spiegava il perché di quell'invito, semplice ed aggregativo: la specialità del trec non è altro che un'eccezionale palestra per l'equitazione da campagna per migliorare le comuni tecniche che giornalmente le guide dell'ENGEA e dell'ANTE esplicano nel loro lavoro a cavallo.
Questo era sicuramente l'aspetto tecnico, ma cosa assai più importante era l'aspetto umano, cioè di far ritrovare tutti insieme numerosi cavalieri di ogni parte d'Italia che a parte i fregi di appartenenza sono comunque uniti dall'unanime passione della natura e dell'avventura del cavallo.
Trovare degli atleti tra le nostre fila, tra i nostri quadri tecnici per l'ENGEA che normalmente si dedicano al lavoro attraverso il cavallo e pochissimi seguono discipline sportive, mi veniva un po' in salita, ma da lì a poco la possibilità cadeva su Adriano Marrama dell'Abruzzo, del centro Gea "I Cavalieri dell'Antera", dove sapevo che i suoi ragazzi si dilettavano in endurance. L'ok di Adriano fu immediato, come sempre accade quando fra di noi si chiede un favore.

 

Dopo le prassi di rito con la segreteria nazionale dell'ANTE che ci forniva in maniera precisa e dettagliata punti di appoggio, organizzazione e costi (difficilmente riscontrabile in altre organizzazioni); venerdì mattina di buon'ora si partiva alla volta di Città di Castello, il sottoscritto, Adina Pinzi per la segreteria nazionale, Franco Mignemi per Cavallo Magazine, Simona Bassi per Sportivo e Security, e Francesca Traldi per Cavallo & Natura, il tempo incerto non prometteva nulla di buono e più si scendeva a sud partendo da Brescia e più acquazzoni si incontravano.
Meraviglia delle meraviglie fu a Città di Castello dove trovammo un'organizzazione perfetta ma soprattutto fin dal venerdì pomeriggio decine, anzi potremmo dire centinaia tra mezzi, autovetture e trailer che si sistemavano nella maniera più corretta per lasciare il giusto spazio a chi era ancora in arrivo. Il pensiero che tutti tra noi provammo fu proprio quello "e dicevano che erano morti"
Ma vi posso garantire che l'ANTE gode di ottima salute e lo ha dimostrato con oltre 170 binomi alla partenza, e almeno una cinquantina hanno fatto dietrofront per le disastrose condizioni meteo e la difficoltà di logistica per l'enorme arrivo di partecipanti.
Prima di sistemarci in albergo abbiamo incontrato i nostri, non sapevano cos'era il trec, ma diligentemente studiavano la specialità sul materiale fatto pervenire dalla efficiente segreteria ANTE. I ragazzi erano pronti, contenti ed ancor di più lo erano la mattina dopo, avendo conosciuto gli altri e passata un'allegra cena come tra amici di vecchia data.

E' sabato mattina, si inizia, ognuno di noi si è diviso per vedere da più proiezioni giornalistiche l'evento, debbo dire che questo trec è veramente ciò che Claudio Gallone con enfasi mi spiegava, è la vera specialità di completamento e tecnica per l'operatore di ogni tipo e grado che fa dell'equitazione di campagna e del turismo equestre una professione.
Sabato sera la cena di gala e anche qui i miei complimenti, tutto ben organizzato, un ottimo menù, un giusto prezzo sociale, come sociale è stata tutta la manifestazione, con costi bassissimi per le scuderizzazioni e addirittura l'iscrizione gratuita e il riconoscimento delle assicurazioni di altre entità, purchè in regola con le rispettive affiliazioni. Mi dicono, perchè io non m'intendo di manifestazioni sportive, che questo accade solo nell'ANTE e nell'ENGEA forse perché sono figli di un Dio minore? O forse perché è l'onestà di chi vive di se stesso e di autofinanziamento!!

La cena, una riunione eccezionale sotto l'aspetto tecnico-culturale, con scambi di vedute, soluzioni e progetti che comunque confluivano sempre, come era scontato tra persone di cavalli, impossibili sinergie per migliorare il mondo del turismo equestre portandolo così a livelli internazionali simili a quelli della Francia, Germania ed Inghilterra.
A Claudio Gallone ho chiesto per giusta curiosità dei numeri, come lui li ha chiesti a me, e vi posso garantire che numeri loro ne hanno ancora tanti, ma soprattutto sono numeri fissi, lo zoccolo duro e malgrado tante tentazioni non hanno abbandonato la postazione. Con invidia debbo dire che con simile gente tutto si può fare; la gara è stata pulita ed entusiasmante, tutto è filato liscio malgrado il terreno zuppo da notti di pioggia, la premiazione, le foto, gli abbracci, tutto spontaneo e ben articolato compreso il rilascio della targa ricordo all'ENGEA, ritirata con spontaneità e commozione come fra vecchi e giovani amici che si reincontrano.
La cosa ci è piaciuta, la disciplina giusta, siamo pronti come ci è stato sollecitato da più nostre direzioni a ripetere l'esperienza non con una ma con tutte le squadre che vorranno crearsi e partecipare a queste entusiasmanti riunioni. Da parte mia ringrazio l'organizzazione, la segreteria e il direttivo dell'ANTE per il caloroso invito.
Un fraterno abbraccio

Mauro Testarella


LA SQUADRA I RISULTATI
La squadra Engea era composta da Marrama Marinella, Marrama Nicola, Furlone Roberto e Marinopiccoli Giulia.
Le finalità dello svolgimento del Trofeo delle Regioni, aggiudicato per la seconda volta consecutiva dalla regione Lazio, volte a promuovere tale disciplina hanno favorito la conoscenza delle single realtà regionali.
La manifestazione è stata caratterizzata dal ritorno di alcune squadre tra cui la regione Piemonte, Sicilia, Sardegna e Calabria.
La Coppa Città di Castello, per la prima volta in palio, è stata vinta dal Comitato Regionale Umbria, mentre le categorie 1 e 4 sono state rispettivamente vinte dal Comitato Regionale Liguria e Lazio.

Mauro Testarella


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